L’Inter cala il poker a Lecce e tiene il passo del Napoli

I nerazzurri rispondono al Napoli e vincono d’autorità a Lecce con un poker autorevole e con un Lautaro dominante. Inzaghi sempre a meno tre da Conte

di MANUEL MINGUZZI
26 gennaio 2025
Lecce-Inter, l'esultanza di Frattesi e Lautaro Martinez (Alive)

Lecce-Inter, l'esultanza di Frattesi e Lautaro Martinez (Alive)

Lecce, 26 gennaio 2025 – Risposta doveva essere e risposta è stata. L’Inter manda un segnale al Napoli e vince di autorità e forza a Lecce, calando un poker di grande qualità. Trascinati da un Lautaro versione extralusso, non solo il gol ma anche pregevoli giocate, i nerazzurri surclassano i giallorossi con due gol nel primo tempo, Frattesi e Martinez, poi arrotondati nella ripresa da Dumfries, smarcato da un grande colpo di tacco del capitano, e Taremi, alla prima marcatura in Serie A su rigore. Nessun particolare problema per l’Inter che ha imposto il suo gioco e la sua qualità, non lasciando scampo a una squadra evidentemente preda di una crisi difensiva considerando anche la goleada subita a Cagliari: Giampaolo dovrà ragionarci sopra. Inzaghi si mantiene dunque in scia a Conte, che ha il vantaggio di avere una partita a settimana mentre i nerazzurri mercoledì giocheranno in coppa con il Monaco (basterà un punto per gli ottavi di finale diretti). L'unico intoppo è una botta al ginocchio per Barella che tiene in apprensione i tifosi nerazzurri.

Lautaro fenomenale, Frattesi gol

Inzaghi non deroga da Lautaro e Thuram davanti, ma fa rifiatare Dimarco in fascia (gioca Augusto). Giampaolo con il tridente Pierotti, Krstovic e Morente. L’Inter sa di dover rispondere al Napoli e prova a partire forte, con pressing e baricentro alto, anche a costo di concedere qualche spazio in ripartenza ai padroni di casa. Basta poco ai nerazzurri per sbloccare la partita. Thuram ruba palla al limite dell’area, ubriaca di finte mezza difesa e assiste l’inserimento di Frattesi che bagna il ritorno tra i titolari con il gol: 0-1 al 6’. Il Lecce prova a reagire e lo fa anche con coraggio, cercando di riversarsi in avanti per mettere un sassolino nell’ingranaggio nerazzurro, ma facendo questo si apre alle folate in contropiede dell’Inter, soprattutto con i scatenati Thuram e Dumfries, che hanno motore per lanciarsi in campo aperto. Al 20’ i nerazzurri hanno la palla del raddoppio su una mischia furibonda in area e un rimpallo che smarca Thuram sotto porta: piattone incredibilmente a lato da due passi. Gli ospiti hanno preso controllo della partita e danno l’impressione di poter sfondare alla minima accelerazione al cospetto di un Lecce impreciso nelle preventive e nelle marcature. L’Inter sfonda che è un piacere e segna due gol in minuto, prima con Augusto smarcato da Lautaro, poi con Frattesi su centro di Thuram, ma in entrambi i casi è fuorigioco e allora Giampaolo può tirare un sospiro di sollievo quando chiede ai suoi di usare la testa. Il primo squillo dei salentini arriva solo al 29’ con un diagonale di Dorgu che sfila a lato con Sommer in controllo, in una fase di partita in cui i giallorossi tentano di mettere fuori la testa. E’ un fuoco di paglia, perché la forma di Lautaro vive un momento di grande picco e la sua serpentina, con sinistro sotto l’incrocio, regala lo 0-2. Stavolta è tutto regolare e sono 112 in Serie A, nonché settimo marcatore di sempre della storia dell’Inter. Sul finire di tempo, sempre a causa di un indemoniato Lautaro, l’Inter sfiora il terzo, ma il cross di Dumfries è intercettato sul più bello da Baschirotto, che evita guai peggiori.

Tacco del dieci

Giampaolo deve cambiare qualcosa e lo fa all’intervallo con Ramadani al posto di Coulibaly a centrocampo, mentre Inzaghi risponde togliendo De Vrij ammonito per far posto a Bisseck. Il Lecce parte forte, cercando di occupare la metà campo interista e Krstovic ha la prima occasione di testa: palla alta. I nerazzurri lasciano il possesso ai salentini con l’intento di farli scoprire per poi pungere in ripartenza, ma è l’atteggiamento dei giallorossi a essere diverso rispetto al brutto primo tempo. Al 55’ Krstovic tenta il destro dal limite e chiama Sommer alla prima parata della partita, poi sul corner successivo Pierotti spreca da centro area. Inter in difficoltà, ma dura solo dieci minuti. Lautaro, il migliore in campo, sforna un tacco preziosissimo per Dumfries, che conferma il momento magico e piazza il sinistro vincente al 57’: 0-3 e partita chiusa. Girandola di cambi per Inzaghi che inserisce Taremi e Barella per dare fiato a Lautaro e Mkhitaryan. I padroni di casa escono di partita e al 60’ concedono anche un rigore sull’inserimento di Frattesi con Falcone che improvvidamente esce in ritardo. Non ci sono dubbi. Dal dischetto va Taremi che segna il suo primo gol in Serie A. Poker servito. Inzaghi può gestire e toglie subito Dumfries, diffidato, per fare spazio a Buchanan. Non si rischia niente in ottica Derby. La partita è finita, il risultato in ghiaccio e i tre punti per l’Inter, utili a tenere la scia del Napoli, sono ormai certificati. Il finale è garbage time cestistico, anche se il Lecce ha una occasione con Pierotti ma Bisseck è bravo a deviare il tiro davanti a Sommer. Esce fuori un po’ di orgoglio salentino con un siluro di Ramadani con Sommer che vola in tuffo plastico. L'ansia arriva invece a dieci dalla fine quando Barella si accascia al suolo per una forte botta al ginocchio, ma dopo minuti di spavento con le cure a bordo campo il mediano rientra a giocare facendo tirare un bel sospiro di sollievo a tutti. Sarebbe stato un disastro un infortunio grave a una settimana dal derby. Gli ultimi minuti trascorrono via con l'Inter che addormenta la partita e il Lecce che non ne ha più per mordere. Inzaghi tiene la scia di Conte e il duello Scudetto è più acceso che mai.

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