Lecce-Napoli 0-1, Raspadori manda in estasi gli azzurri

Il numero 81 decide il match del Via del Mare su punizione e rimanda la palla ai nerazzurri, tenuti a battere il Verona per restare in scia. Salentini di orgoglio: la traversa dice di no a Gaspar

di GIU SY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 maggio 2025
La punizione vincente di Raspadori (Ansa)

La punizione vincente di Raspadori (Ansa)

Lecce, 3 maggio 2025 - Nel contesto di un calendario residuo non irresistibile, uno degli ultimi ostacoli per il Napoli verso il sogno scudetto è un campo ostico come il Via del Mare. In effetti, la pratica per gli azzurri sarà tutt'altro che facile e lo si capisce già quando dopo pochi minuti un gol di Lukaku viene annullato per una questione di un tallone. La capolista è brava a procurarsi gli episodi buoni, come la punizione beffarda di Raspadori che si insacca all'altezza del secondo palo grazie anche al velo di McTominay. Poi c'è pure la Dea Bendata, che aiuta i partenopei sulla traversa colpita da Gaspar, l'episodio che invece infiamma il Lecce, i cui tentativi di caccia al pareggio non andranno tuttavia a buon fine. Vince ancora il Napoli, che allunga a +6 sull'Inter, chiamata alla pronta replica contro il Verona stasera, ma soltanto per restare in scia: per i nerazzurri la leadership della classifica sembra sempre di più un lontano ricordo.  

Le formazioni ufficiali

Giampaolo sceglie un 4-2-3-1 aperto da Falcone, protetto da Guilbert, Gaspar, Baschirotto e Gallo, a loro volta schermati da Pierret e Kaba: davanti c'è Krstovic, assistito da Pierotti, Coulibaly e Karlsson. Conte replica con un 4-4-2 che tra i pali vede Meret, con Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera e Spinazzola in difesa: a centrocampo ci sono Politano, Anguissa, Lobotka e McTominay, mentre in attacco tocca al tandem Lukaku-Raspadori.  

Primo tempo

Pronti, via e il Napoli passa subito in vantaggio con Lukaku, che di stinco devia nel sacco un tiro-cross teso di Politano: quello che sembra un inizio fortunato da parte degli azzurri viene invece sovvertito dall'intervento del VAR, che ravvisa la posizione irregolare da parte del numero 11. Gli ospiti provano a riscattarsi subito, ma attaccando dall'altro versante: crossa Spinazzola proprio per Lukaku, anticipato da Baschirotto prima che la partita venga sospesa per qualche minuto per lancio di fumogeni dalla curva di casa e relativi danni alla rete della porta di Falcone. Al 14' Politano mette in mezzo per Anguissa, che di testa non dà la giusta potenza. Poi davanti si fa vedere il Lecce, che guadagna due corner consecutivi, di cui il primo taglia pericolosamente tutta l'area ospite. Dall'altro lato ogni azione pericolosa passa dei piedi di Politano, che prima premia la sovrapposizione di Di Lorenzo (con palla però sul fondo) e poi cerca l'incornata di McTominay, anticipato da Guilbert prima che Falcone completi il disimpegno in uscita. Al 20' Krstovic scippa proprio McTominay e riparte: dopo lo scambio con Pierotti, il numero 9 calcia dal limite, con la palla che sorvola di non molto la traversa. Il Napoli replica con un cross basso di McTominay che per poco non raggiunge Lukaku, pronto al tap-in. Al 22' Raspadori conclude malissimo, per poi riscattarsi al 24', mandando nell'angolino una punizione guadagnata da se stesso per fallo al limite di Kaba: decisiva nell'occasione anche la posizione di McTominay che finisce per ingannare Falcone. Al 32' Guilbert crossa in mezzo: Rrahmani e Meret disinnescano la minaccia. A proposito di minacce, al 37' dagli sviluppi di un corner Gaspar colpisce la traversa: sulla ribattuta protesta il Via del Mare per un tocco al limite di Spinazzola. Il Lecce insiste con Krstovic, che da fuori apre troppo la rasoiata, che si spegne sul fondo. Dopo un momento di sofferenza, il Napoli torna in attacco al 44' con la traccia di McTominay per Raspadori che, disturbato al momento del tiro da Gaspar, con il mancino non trova il bersaglio. Si aprono così gli 8' di recupero concessi dall'arbitro Massa al quinto dei quali Karlsson scambia con Gallo, il cui cross per poco non raggiunge Pierotti prima che termini una prima frazione a dir poco infinita.

Secondo tempo

Giampaolo lascia negli spogliatoi Kaba e Karlsson, rilevati da Helgason e Morente. Al 50' il Napoli raddoppia dagli sviluppi di un corner battuto da Raspadori con Olivera, ma nell'occasione McTominay spinge da dietro Falcone, portando Massa ad annullare tutto. Il Lecce replica con una botta da fuori proprio di Helgason che, deviata da Lobotka, si impenna e per poco non inganna un attento Meret: nell'occasione il numero 68, già toccato duro nel primo tempo, alza bandiera bianca appannaggio di Gilmour. Al 57', dopo una carambola fortunata, Raspadori si ritrova sui piedi un regalo nel cuore dell'area, ma un'altra deviazione giallorossa frutta solo un corner. Al 61' Helgason serve Coulibaly, che calcia male dal limite ma per sua fortuna trova un tocco azzurro che gli regala un corner che però non darà sviluppi. Giampaolo cambia ancora: la terza mossa è Veiga per Guilbert. Al 65' Lukaku ha sui piedi la palla del ko su assist di tacco di Di Lorenzo, ma Falcone gli dice di no e Gaspar in tackle sbarra la porta prima che arrivi la segnalazione del fuorigioco. Intanto sponda Lecce subentra anche Berisha per Pierret. Il Lecce le prova tutte per regalarsi il pareggio: anche una punizione battuta a sorpresa da Helgason per cercare di beffare Meret, ma il massimo fatturato è solo l'esterno della rete. Si accende poi Morente, che prima con un tiro centra in pieno un avversario e poi mette in mezzo un cross sventato alla buona da Gilmour. Conte inserisce Billing per Raspadori: l'obiettivo è coprirsi in una fase in cui i giallorossi fanno girare tanto la palla, mentre l'ultima mossa di Giampaolo è N'Dri per Pierotti. All'87' Politano conclude sul fondo un'azione di alleggerimento dei suoi, che provano a uscire dal guscio per regalarsi un finale senza troppi patemi. Intanto Conte inserisce Simeone e Ngonge per Lukaku e Politano. Il Lecce prova l'assalto finale, aperto da una sventola di poco alta di Coulibaly prima che vengano inaugurati i 6' di recupero. In realtà, un cross basso di Spinazzola mette in difficoltà Falcone, la cui respinta rischia quasi di armare il tap-in dell'accorrente Simeone: è l'ultima emozione di un match che premia il Napoli, sempre più saldo al comando della classifica.  

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