L’iniziativa della Vis. "No alla violenza di genere»: i giovani biancorossi vanno in "gol»

Successo del progetto a cui hanno partecipato atleti Under 14, 15 e 16 con la psicoterapeuta Ucchielli.

di LORENZO MAZZANTI
1 luglio 2025
Uno degli incontri dei giovani calciatori della Vis contro la violenza di genere

Uno degli incontri dei giovani calciatori della Vis contro la violenza di genere

Sia in campo che fuori, quella appena trascorsa, è stata per la Vis una stagione indimenticabile. Le eccelse competenze sportive che hanno permesso agli atleti biancorossi di distinguersi sul terreno di gioco sono state affiancate da un’esemplare professionalità anche dal punto di vista educativo. Durante l’ultima annata sono infatti nati dei progetti di sensibilizzazione e crescita culturale che hanno permesso alla Vis di emergere anche al di fuori del manto erboso.

Uno su tutti è il progetto "In campo contro la violenza di genere-L’altro sesso è un avversario?", dedicato alle categorie under 14, under 15 maschile e femminile e under 16 maschile. Proposta di crescita personale, quella dedicata alle nuove leve biancorosse, realizzata grazie alla preziosa collaborazione del Centro Jonas Pesaro E.T.S. e della sua presidente, la psicoterapeuta Micaela Ucchielli.

La responsabile del progetto ha tenuto insieme ad alcuni osservatori del Centro Jonas quattro incontri per ciascun gruppo di ragazzi. Proprio come emerge dal comunicato diffuso ieri dalla società: "Parafrasando Cesare Cremonini “è stata una scommessa d’amore“, una proposta educativa per i nostri ragazzi che è andata oltre l’attività canonica in campo, uno spazio d’ascolto volto all’importanza dell’educazione ai sentimenti e del saper riconoscere le varie forme della violenza di genere".

Per fare ciò si sono analizzati testi trap (tra i generi musicali più in voga nella loro fascia d’eta), parti del libro della Genesi o testi di scrittori, filosofi e poeti. Infine si è chiesto ad ogni adolescente di descrivere in forma anonima la differenza tra un amore sano e uno tossico ed è emerso che lo slogan "se io non voglio tu non puoi", è ben chiaro a tutti. In un mondo in cui la violenza sembra all’ordine del giorno la consapevolezza di una giovane società dai sani principi rappresenta sicuramente un segnale confortante in vista del futuro.

Dopo la prima storica partecipazione al torneo di Viareggio e i brillanti conseguimenti di traguardi sportivi in ogni categoria la Vis, anche in ambito morale, non può dunque far altro che dichiararsi "fiera" dei propri giovani tesserati. La fiducia per un futuro sempre più roseo sotto ogni punto di vista è motivitata da messaggi come: "L’amore sano è libertà, felicità", oppure "Un amore sano è una relazione che cresce in entrambi, in cui ci si ama senza soffocarsi. E’ fatto di fiducia reciproca anche se non ci si sente in ogni ora. E’ fatto di spazio personale, ognuno ha la propria libertà e comunicazione aperta. Ti fa stare bene, al sicuro e rispettato". Il calcio serve anche a questo.

l.m.

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