Lautaro gol, l'Inter batte uno a zero il Genoa e sorpassa momentaneamente il Napoli

Partita sofferta a San Siro, il Genoa regge bene e sfiora il vantaggio con Ekuban, miracolo di Martinez, così Lautaro firma i tre punti di testa: Inter in vetta, ora tocca al Napoli

di MANUEL MINGUZZI
22 febbraio 2025
Inter-Genoa

Inter-Genoa

Milano, 22 febbraio 2025 - Una partita difficile, con una vittoria dal peso specifico enorme. L'Inter batte uno a zero il Genoa e sorpassa momentaneamente il Napoli. Decide Lautaro Martinez nel finale di secondo tempo, dopo che Martinez aveva in precedenza compiuto un miracolo su Ekuban. Sono i due episodi decisivi di una partita giocata gagliardamente dagli ospiti ma vinta dai nerazzurri che hanno saputo soffrire e conquistare una partita da grande squadra. Anche quando non si gioca in maniera scintillante si può arrivare al risultato pieno. Ora il Napoli dovrà reagire a Como.

Bel Genoa

Inzaghi conferma le indiscrezioni della vigilia e sceglie Correa al fianco di Lautaro, mentre a centrocampo il perno centrale è Asllani. Il Genoa di Vieira con Ekhator e Pinamonti come coppia di attacco, in un 3-5-2 che si prevede abbottonato. I nerazzurri partono forte, aggressivi, e subito c’è la prima occasione con una botta di Dumfries che è fermata sulla traiettoria dal compagno Correa, poi sulla ribattuta Leali è attento su Mkhitaryan. Il Genoa, come prevedibile, si mette dietro ad aspettare e prova a imbrigliare la manovra nerazzurra, con l’intento di fare massima densità in zona centrale. Ci riesce. Gli ospiti si presentano al 12’ con una bella rubata offensiva, poi il destro di Miretti viene arginato da Acerbi, che evita guai peggiori. La manovra interista è comunque inceppata, non c’è particolare ritmo e il grifone riesce a controllare con buona organizzazione, mentre Inzaghi si sgola in panchina. Non ci sono particolari occasioni dalle parti di Leali – i suoi fanno buona guardia – con l’Inter imprecisa e poco concreta in fase di rifinitura, dove servirebbe una giocata di qualità per aprire la scatola difensiva.

Il match è abbastanza piatto, i due portieri sono spesso inoperosi, e la via dell’area è preclusa all’Inter che trova l’organizzazione genoana a protezione, e anche sugli esterni non ci sono i guizzi necessari a cambiare lo spartito. I padroni di casa provano a forzare nel finale, ma spesso sono cross dal fondo preda della retroguardia genoana che non si fa cogliere impreparata sulle palle alte e così l’Inter ci deve provare anche da fuori: destro Pavard a lato. Sui taccuini ci finisce l’infortunio di Correa, che abdica sul finire del primo tempo per un problema al ginocchio e nient’altro in un primo tempo ben giocato dal Genoa e mal giocato dall’Inter.

Decide Lautaro

Inzaghi deve sostituire l’argentino e sceglie Taremi, che dunque ha l’occasione di riscattare una stagione fin qui opaca, ma il Genoa approccia con lo stesso piglio e con un atteggiamento encomiabile per concentrazione e organizzazione. C’è una mezza occasione per Dumfries, dopo percussione di Barella, ma il destro è alle stelle. L’Inter prova a prendere in mano la partita con il possesso avvolgente e qualche spiovente in area, ma il Genoa regge e la squadra di Inzaghi è obbligata ad alzare i giri del motore. Rischiano i nerazzurri al 54’ con una bella iniziativa di Ekhator che mette Miretti in campo aperto, ma Acerbi salva da campione una pericolosa occasione con Martinez in uscita. La partita resta bloccata e allora Barella prova l’eurogol quasi da centrocampo, cogliendo Leali fuori dai pali, ma lo spiovente è addomesticato dal portiere in fase di rientro. I padroni di casa hanno due chance in una al 65’.

Sul cross di Asllani c’è la sponda di Acerbi per Taremi, murato, sulla ribattuta la rovesciata di Pavard è salvata da Leali. Parte la girandola di cambi, Inzaghi opta per Zielinski e Calhanoglu per provare a cambiare la partita, Vieira invece sceglie Messias, Cornet ed Ekuban e culla anche qualcosa in più del pareggio. Si palesa allora il forcing Inter, con Barella che ha la migliore occasione della partita con un siluro da fuori che si stampa sulla traversa a Leali battuto. Sfortuna. I nerazzurri provano a sfruttare anche le sponde aeree, che sono una soluzione con le linee intasate, ma il muro del Genoa regge, seppur con qualche sofferenza in più rispetto a prima. L’Inter, però, traballa dietro al 75’ quando su un corner da sinistra sbuca indisturbato Ekuban, ma Martinez compie un autentico miracolo.

La paratissima del portiere nerazzurro consente all’Inter di vincere la partita. Accade due minuti più tardi quando il capitano Lautaro Martinez vede il pertugio giusto, con deviazione di Masini, per schiacciare in rete un arcuato corner di Calhanoglu: esplode di gioia di San Siro. Vieira prova subito con un cambio a riprenderla con il giovane Venturino in campo, il quale ha una occasione sul secondo palo su prezioso centro di Cornet: sinistro debole che poteva valere il pareggio. Nel finale Inzaghi va con i difensori per cementare la vittoria e inserisce Darmian per Dimarco, stanchissimo, e De Vrij per Bastoni. Il Genoa ci prova negli ultimi minuti con grande coraggio e atteggiamento, tuttavia l’argine nerazzurro, consapevole del peso specifico della vittoria, tiene, anzi Taremi ha la palla del secondo a pochi passi dalla porta ma spreca calciando addosso a Leali che tiene in vita i suoi.

L’Inter cestina anche al 90’ con una ripartenza che manda Darmian e Lautaro in due contro uno, ma l’argentino non trova la freddezza richiesta per siglare la fine dei giochi. All'ultima palla buttata in area interista, invece, Ekuban fa fallo su Martinez e finisce così. L'Inter vince e sorpassa momentaneamente il Napoli impegnato a Como. Sfida Scudetto più accesa che mai.

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