L’Inter sa sempre rialzarsi. A Venezia basta Darmian. Inzaghi ritrova il sorriso

Dopo la sconfitta in Supercoppa, i nerazzurri centrano la sesta vittoria di fila in A. Prova di sostanza anche oltre le assenze: Lautaro & co. virtualmente in vetta.

di MATTIA TODISCO
13 gennaio 2025
Matteo Darmian, 35 anni, sulla destra, batte Stankovic per il vantaggio nerazzurro: il suo gol garantisce il bottino pieno a Inzaghi

Matteo Darmian, 35 anni, sulla destra, batte Stankovic per il vantaggio nerazzurro: il suo gol garantisce il bottino pieno a Inzaghi

Come all’andata, più che all’andata, quando Inter-Venezia finì 1-0 e un gol di Sverko nel recupero venne annullato col Var. La classifica inganna, sebbene il ritorno al Penzo sia quasi un testacoda i nerazzurri vincono di nuovo facendosi bastare un gol e ringraziando il jolly Darmian. All’ennesimo cambio di ruolo, braccetto destro per l’assenza di Bisseck (Pavard va dentro solo nel finale) l’esperto soldato piazza la bandiera al quarto d’ora, ribadendo a rete dopo un grande intervento di Stankovic. "Il Venezia è organizzato e ha qualità, a maggior ragione era importante vincere - dice il match winner col premio di Mvp in mano -. Lavoriamo tanto sulla mobilità, mi sono trovato davanti alla porta e ho segnato. Siamo contenti".

L’incursione vale tre punti, con diversi patemi. "Non era semplice dopo la finale persa, ma i ragazzi sono stati bravissimi - è l’analisi di Simone Inzaghi -. Stanchi, acciaccati e con diverse assenze, abbiamo fatto un’ottima gara. Non abbiamo però chiuso la partita, loro potevano pareggiare in un’azione dove forse c’era un fallo su Frattesi, ma è arrivata la vittoria ed era quello che volevamo".

Per diversi interisti, Venezia è un esame di riparazione. Gli ospiti hanno fuori (tra gli altri) Bisseck, Acerbi, Calhanoglu, Mkhitaryan. Ci sono Pavard, Thuram e Dimarco solo in panchina (l’ultimo per rotazione e gli altri due reduci da infortunio). Tra tante seconde linee, Asllani si presenta avendo fatto i compiti a casa, tenta la giocata più di quanto non faccia solitamente. Non deve gestire, come fa da subentrato col risultato spesso avanti, ma guardare in verticale ed è così che pennella verso Lautaro. Risponde Stankovic, poi trafitto dal tap-in di Darmian. "Ho subito critiche eccessive, mi sono cancellato dai social, ringrazio Inzaghi perché non era facile schierarmi", dice l’albanese a fine gara.

I veneti, subito il gol e perso Sagrado per infortunio, restano però in gara. Prima dell’occasione per il raddoppio avversario, che Idzes nega a Lautaro, sfiorano il pari di testa con Doumbia. L’ingresso di Thuram e Frattesi aumenta la pericolosità nerazzurra, ma c’è sempre Stankovic a dire no al centrocampista e allora Busio va a un palo dall’1-1. I nuovi entrati di Inzaghi confezionano un’altra chance, stavolta ci si mette di mezzo Idzes. In pieno recupero Pohjanpalo ha un’altra volta la palla del pari e la calcia centralmente. Gioisce l’Inter, alla sesta “V“ di fila in Serie A. Battendo Bologna e Fiorentina nei recuperi può ancora andare in vetta. La chiosa è di Barella: "Dopo una sconfitta sono giorni difficili, ma questa è una grande squadra anche perché reagisce bene alle critiche, che spesso sono troppe. Preferiamo rispondere in campo".

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