L’intrigo che tiene in stallo la città (e non solo). L’attesa infinita del calcio fanese. Un’estate sospesa tra Figc e tribunali
La situazione calcistica a Fano è complicata: l'Alma Juventus è stata allontanata, mentre il Fano Calcio chiede l'iscrizione. La Jesina contesta l'ammissione dell'Alma Juventus, mentre la Figc deve decidere sulla categoria del Fano Calcio. La decisione potrebbe influenzare l'inizio della stagione.
Situazione ingarbugliata per il calcio marchigiano, che vede proprio Fano, terza città della regione per popolazione, nell’occhio del ciclone per via delle due società. Da una parte c’è l’Alma Juventus Fano, che è stata ormai ’sfrattata’ dalla città, con l’Amministrazione comunale (in foto il sindaco Luca Serfilippi) che ha rescisso ogni convenzione e diffidato "la stessa società all’uso strumentale e/o riproduzione delle stemma comunale", e la cui iscrizione in Eccellenza viene contestata dalla Jesina. Dall’altra c’è una nuova società, il Fano Calcio, che ha chiesto l’immatricolazione e l’iscrizione ad una categoria che riconosca il ruolo importante che la città di Fano svolge nel contesto regionale sotto tutti profili, economico, sociale, culturale e quindi anche sportivo.
Per quanto riguarda il primo caso, il presidente della Jesina, Giancarlo Chiariotti, si è affidato allo studio legale dell’avvocato Grassani di Bologna per la presentazione del ricorso d’urgenza per vizio formale al Tribunale federale territoriale, che però ha deciso di riunirsi il 2 settembre prossimo. Se rimanesse tale data, salterebbe la partenza dei campionati. In ballo ci sarebbe un difetto di procedura nell’ammissione dell’Alma Juventus. Per ciò che concerne il Fano Calcio, la Figc non avrebbe motivo di respingere la domanda di immatricolazione (fatta nei termini, cioè entro il 22 agosto), ma potrebbe demandare l’assegnazione della categoria in cui far debuttare il nuovo club al Comitato regionale marchigiano, magari sulla base di alcune considerazioni generali, come appunto la rilevanza di un centro quale Fano, nel contesto regionale. Un paio di situazioni intricate, come si vede, che gli organi federali dovranno cercare di risolvere nel più breve tempo possibile per non compromettere il regolare inizio della stagione sportiva. E non è escluso che già si parli dell’argomento nella prossima riunione del Comitato regionale, fissata per lunedì prossimo.
Silvano Clappis
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