Lippi naviga sul campionato: "Con Motta la Juve al top. Inter squadra da battere"
Il ct campione del mondo 2006 fa le carte al torneo che sta per iniziare "Conte? E’ la storia della sua carriera che parla: dovunque ha lasciato il segno".
Salvadori
Il sole e il mare di Ibiza, la caldissima estate goduta dalla sua imbarcazione in un mare da sogno dove la canicola si fronteggia più piacevolmente. Marcello Lippi, come succede spesso in questi ultimi anni, nel clou della stagione estiva lascia la sua amatissima Viareggio per la Spagna, che è un po’ la sua seconda patria. Ritornerà in Toscana a settembre.
In queste sue vacanze all’insegna del relax vero ci sono le sue grandi passioni che sono le imbarcazioni e un’acqua di mare bellissima. Il campionato sembra lontano anche per chi la serie A ora la vive in modo più distaccato ma sempre con un occhio attento. In realtà il via alla stagione calcistica che conta è vicinissimo e Lippi prova a fare le carte anche se i giudizi sono giocoforza ancora provvisori. Perché il mercato è in pieno svolgimento e molte operazioni, se concluse, potrebbe cambiare il volto in senso positivo di molte big.
Marcello, partiamo dalla squadra che hai nel cuore perché quella con la quale hai vinto tutto. La Juventus vive un periodo di svolta epocale come non si vedeva da molti anni.
"Proprio così. A Torino si sta registrando un cambio radicale. Max Allegri ha fatto la scorsa stagione quello che la società gli aveva chiesto, ma il suo ciclo bellissimo fatto di tante vittorie - non ultima quella della Coppa Italia - si era concluso. E’ arrivato Thiago Motta che è una persona che stimo sin da quando giocava e ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. A Bologna ma non solo. Thiago mi piace e lo vedo la persona giusta al posto giusto. Quando si cambia tanto c’è un periodo fisiologico che serve per assemblare una squadra nuova ma i bianconeri torneranno protagonisti a pieno titolo".
Anche se i campioni d’Italia dell’Inter restano i grandi favoriti per la riconferma dello scudetto…
Direi di sì. Perché Simone Inzaghi poteva già contare su un organico che ha dimostrato di essere forte e necessitava di essere ritoccato con giocatori che rendessero la rosa più profonda. E Zielinski (nella foto) e Taremi sono molto di più che semplici alternative, sono calciatori di qualità. L’Inter era la più forte e si è completata. Penso davvero che sia ancora la squadra da battere".
Molti osservatori più che la Juventus indicano il Napoli come la vera antagonista dei nerazzurri. Marcello Lippi conosce bene Napoli e anche chi è stato chiamato sulla panchina azzurra: Antonio Conte. Un pilastro da giocatore della sua Juventus vincente.
"Antonio è un tecnico eccellente dopo essere stato un giocatore fortissimo che era fondamentale nel nostro gruppo. Anche da allenatore ha mantenuto, se non incrementato, quelle caratteristiche che aveva quando giocava. Crede fermamente nel lavoro, ha sempre voglia di mettersi in discussione e in evidenza. Se sposa un progetto vuol dire che ci sono le basi per fare davvero qualcosa di importante. E’ la storia della sua carriera che parla: dovunque è andato ha lasciato il segno. Ora arriva a Napoli che è una piazza fantastica e che conosco bene. L’obiettivo è smaltire le grandi delusioni arrivate dopo lo storico scudetto e ci riuscirà. Napoli e il Napoli sapranno dargli ciò che gli serve per raggiungere traguardi importanti".
C’è grande curiosità per vedere all’opera squadre che arrivano da una stagione per alcune davvero bella, per altre non pari alle aspettative.
"L’Atalanta la scorsa stagione ha fatto la storia con la conquista dell’Europa League. Non ci voleva questo infortunio di Scamacca, ma a Bergamo lavorano sempre bene e la permanenza di Gian Piero Gasperini è una garanzia. Il Milan sta cambiando tanto con in panchina Paulo Fonseca che conosce il campionato italiano e che vuol fare bene. L’inizio di stagione è promettente. A Bologna c’è da confermarsi su altissimi livelli con un tecnico nuovo che ha idee importanti come Vincenzo Italiano, che non deve far rimpiangere il suo predecessore capace di far giocare i rossoblù in modo molto piacevole e divertente. Alla Fiorentina che ha scelto per la panchina un giovane di qualità che è Raffaele Palladino, reduce da un ottimo lavoro al Monza, auguro di trovare quella continuità di rendimento che non ha avuto nelle ultime stagioni".
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