Mancini, in Arabia Saudita non è tutto oro: tre ribelli si rifiutano di giocare. Il ct: “Mai successo”

L’ex tecnico dell’Italia martedì debutta in Coppa d’Asia contro l’Oman. Ed è subito polemica: “Chiedevano la garanzia di essere titolari, ma sono io che decido chi schierare”

di Redazione Sport
15 gennaio 2024

Roberto Mancini, ct dell'Arabia Saudita

Roma, 15 gennaio 2024 – Vigilia tesa per Roberto Mancini in vista del debutto in Coppa d’Asia con l’Arabia Saudita. Tre calciatori si sono autoesclusi dalla lista dei convocati perché non hanno ricevuto la garanzia di giocare titolari.

Ad ammetterlo è stato lo stesso ex ct dell’Italia, durante la conferenza stampa di presentazione della sfida di martedì contro l’Oman: "È una situazione molto strana. È la prima volta che faccio un'esperienza così... Ma abbiamo trovato altri giocatori da schierare”, le parole di Mancini, pronto ad affrontare il torneo in Qatar alla guida dei Green Falcons.

“Al-Faraj, Al-Ghannam e Al-Aqidi pretendevano di giocatore titolari”, ha poi aggiunto Mancini, facendo i nomi dei tre ribelli. “Sono loro che hanno deciso di non giocare, non io – ha spiegato il tecnico –,  Al-Faraj ha detto che non voleva giocare amichevoli,  Al-Ghanem che non era felice di rappresentare la nazionale e Al-Aqidi ha comunicato al preparatore dei portieri che se non giocava titolare preferiva andarsene. Ma sono io l'allenatore e quello che prende le decisioni. Gli abbiamo chiesto due o tre volte se volevano giocare in nazionale e la risposta è stata no", ha aggiunto.

Il ct saudita ha ammesso di essere rimasto deluso soprattutto dal 23enne Al-Aqidi: "Posso capire la posizione dei più esperti che vogliono essere sempre titolari, ma non comprendo un ragazzo che si rifiuta di venire in nazionale. Farò scendere in campo soltanto coloro che vogliono lottare per questo Paese e non voglio più tornare a parlare di loro”, ha concluso Mancini.

La prima esperienza sulla panchina dell’Arabia Saudita del tecnico campione d’Europa con l’Italia non inizia quindi nel migliore dei modi. Un’altra polemica dopo il burrascoso addio con gli azzurri lo scorso agosto. Mancini ha firmato un accordo fino al 2027 sulla base di 25 milioni di euro netti all’anno: fino a oggi si è seduto sulla panchina dei Green Falcons in nove occasioni, raccogliendo quattro vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su