Megan Rapinoe annuncia il ritiro dopo i Mondiali. La sua storia oltre le statistiche

La campionessa americana di origini italiane ha ufficializzato l’intenzione di smettere, ma continuerà le sue battaglie per i diritti civili

di DORIANO RABOTTI
8 luglio 2023
Megan Rapinoe riceve la medaglia d'onore della libertà dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden

Megan Rapinoe riceve la medaglia d'onore della libertà dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden

New York, 8 luglio 2023 – Megan Rapinoe si ritira, e non è la solita storia: non parliamo solo di un campione che a 38 anni smette di giocare, stavolta. Perché la stella del calcio femminile statunitense è molto più di una ‘semplice’ campionessa dello sport.

Il ritiro lo ha annunciato oggi, alla vigilia della sua duecentesima partita con la maglia a stelle e strisce, domani nell’amichevole contro il Galles. Le statistiche dicono che negli ultimi dieci anni, con la maglia degli OL Reigns, ha segnato 50 gol in 102 partite. Ma le statistiche, che riportano anche un oro olimpico e due vittorie nel mondiale, solo per citare i successi più importanti, non parlano del peso che questa atleta ha avuto sul piano simbolico, in tutto il mondo. Molte cose le ha raccontate lei in prima persona nell'autobiografia ‘One Life’, dove oltre a svelare la simbiosi anche nel look col fratello Brian che ebbe problemi di dipendenza da eroina, ha spiegato di aver raccontato alla sorella gemella Rachael di essere gay: “Oh, anch’io”, le rispose la sorella.

Ma non è stata l’unica sfida che Megan ha portato avanti: dalla lotta per la parità di trattamento economico tra calciatrici e calciatori della lega americana, alla clamorosa decisione di inginocchiarsi come il quarterback dei San Francisco 49ers Colin Kaepernick per protestare contro le azioni violente della polizia americana nei confronti degli afro-americani, la Rapinoe (i cui avi venivano da Lanciano e Ripacandida) non ha mai avuto remore nel prendersi la responsabilità di portare avanti le proprie idee, subendo le conseguenze delle sue azioni come quando, dopo essersi inginocchiata con la maglia della nazionale durante l'esecuzione dell’inno, fu sospesa dalla Lega nordamericana. Ma il presidente Joe Biden le ha messo personalmente al collo la medaglia della libertà per la sua forza ideale. E anche se dopo il mondiale i suoi capelli coloratissimi non si muoveranno più su un campo da calcio, state sicuri che di Megan e della sua forza sentiremo parlare ancora a lungo.

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