Milan in finale di Coppa Italia: Jovic decisivo nel derby contro l'Inter

Il Milan supera l'Inter nel derby e si avvicina alla finale di Coppa Italia grazie a Jovic. Furlani-Tare per il nuovo ds.

di MATTIA TODISCO
24 aprile 2025
Il colpo di testa di Jovic che ha portato in vantaggio il Milan, poi il serbo ha raddoppiato prima del tris di Reijnders

Il colpo di testa di Jovic che ha portato in vantaggio il Milan, poi il serbo ha raddoppiato prima del tris di Reijnders

La stagione del Milan non è ancora finita, mentre per l’Inter svaniscono i sogni di tripletta. L’oggi sa già di futuro, visto l’incontro Furlani-Tare previsto in giornata per provare a dare un nuovo ds alla società, ma c’è anche un presente in campo legato a quel che ancora si può fare in Coppa Italia, dopo il 3-0 del derby di ritorno in semifinale che consente di giocarsi un trofeo. Molto probabilmente il 14 maggio sarà finale contro il Bologna: stasera alle 21 affronterà l’Empoli partendo dal 3-0 dell’andata in Toscana. Per contro, i nerazzurri passano una brutta serata e dovranno archiviare in fretta per evitare contraccolpi ulteriori.

La sorpresa tra le formazioni è Jovic. Non Abraham, che in stagione ha ripetutamente punito i “cugini“, bensì il serbo: avrà modo di ripagare il suo allenatore. All’intervallo, infatti, l’unica rete è quella dell’ex Fiorentina, che suggella un tempo di buone iniziative a supporto della squadra facendo il meglio che un centravanti possa fare: segnare, anticipando il recupero di Darmian e spedendo a rete di testa il cross da destra di Jimenez. È il solo tiro in porta, nonché uno dei due complessivi, dei 45’ rossoneri, vissuti non in apnea, ma comunque più occupati nella propria area che in quella altrui. Senza che Maignan debba fare miracoli, perché ci pensa l’Inter a rendere più semplice il compito al francese. Arriva al tiro con Darmian: fuori. Poi con Dimarco: traversa. Quindi con Lautaro: alto. Qualche altra occasione finisce senza esito prima ancora della conclusione, una viene parata centralmente da Maignan, quando Bisseck ci prova da fuori. Non è abbastanza per essere avanti e anzi l’Inter è sotto. D’altronde Inzaghi, che ha ancora due competizioni con cui dover fare i conti ("Abbiamo cercato il rinvio per la gara con la Roma, ma abbiamo capito che il calendario è troppo intasato e non c’era spazio per ricollocare il match", dice Marotta nel pre-partita) ha bisogno di ruotare gli elementi e non tutti rispondono, nemmeno tra i titolari.

Leao viene contenuto, ma è ancora Jovic il problema dopo la pausa di metà gara: corner, mischia e nella gara degli spintoni vince il 9, che fa fuori De Vrij e segna il 2-0. Ci manca poco che Jimenez faccia tris, anche se in offside, giusto un minuto più tardi. Per Inzaghi è il segnale della rivoluzione: ne cambia quattro in uno slot, dentro Frattesi, Calhanoglu, Zalewski e Arnautovic. Il Diavolo mostra però quella solidità difensiva che spesso in stagione è mancata. Concede il giusto e ha Maignan che nega a De Vrij il possibile 1-2 con un paratone. Il terzo gol di Reijnders sancisce anche il terzo derby vinto in stagione. Senza sconfitte e con gli olé della Sud nel finale.

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