Milan-Roma 3-1, nuovo Diavolo in semifinale di Coppa Italia con Abraham e Joao Felix

Dopo la rivoluzione di mercato i rossoneri vincono e convincono: qualche pausa, ma cambi che cambiano. Boati per i nuovi, cori e stop alla contestazione a Cardinale come nel derby: San Siro si gode una squadra riveduta e corretta

di LUCA MIGNANI
5 febbraio 2025
Milan vs Roma, nella foto Tammy Abraham (Milan) esultanza dopo il gol del 2 a 0 (foto Alive)

Milan vs Roma, nella foto Tammy Abraham (Milan) esultanza dopo il gol del 2 a 0 (foto Alive)

Milano, 5 febbraio 2025 – Tre colpi forti e chiari: il Milan è cambiato e (forse) è tornato quello che San Siro invocava e aspettava. I cori di approvazione non sono mancati: stop alla contestazione a Cardinale, boati agli annunci dei volti nuovi, soprattutto Gimenez (che ha fatto schizzare le vendite delle magliette al 388%, oscurando anche i tempi del ritorno in rossonero di Ibrahimovic) e Joao Felix, oltre a Sottil (Bondo ancora infortunato: ci sarà settimana prossima). La linea di continuità tra vecchio e nuovo è stata rappresentata da Abraham (per ora): doppietta pesantissima sotto gli occhi della sua ex curva (che lo ha fischiato anche se l'inglese non ha esultato). Primo gol a sfidare la legge di gravità su cross di Theo Hernandez. Secondo da centravanti, aiutato dalla voragine lasciata dalla difesa giallorossa, invitato ancora da Theo Hernandez. Alti e bassi, per il francese. Come al solito. Ma due assist che contano. Leao, invece, è rimasto in panchina quasi per tutta la partita: non è al meglio. Al suo posto, un Jimenez in versione “peperino” a dir poco. Milan dal tanto possesso, per sfiancare la linea a cinque romanista. Milan con qualche pausa di troppo, soprattutto sui cross. Pisilli bacia la traversa, ma l'avvisaglia è inascoltata: nella ripresa sul tiro di Angelino sporcato da Walker Dovbyk ci crede ben più dei suoi vicini. Così, scocca l'ora dei nuovi: Gimenez e Joao Felix. Il messicano carica subito a testa bassa, il portoghese sforna giocate invitanti. I due sono sorretti dai polmoni di Musah e Jimenez sulle fasce, nel nuovo 4-4-2 targato Conceiçao. I due si scambiano i ruoli: l'ex Feyenoord rifinisce e imbuca, l'ex Chelsea taglia sul filo del fuorigioco e insacca con un tocco sotto. Gara chiusa, ad aprire una nuova era. Lo spera la società: “Dovevamo cambiare, le aspettative sono alte, in Coppa, in Champions. E in campionato dobbiamo tornare in alto”, le parole di Moncada. Intanto, sarà semifinale di Coppa Italia, ad aprile. E, chissà, un altro derby: il Diavolo aspetta la vincente di Inter -Lazio. E, nel frattempo, si gode un'aria da rinascita prepotente.

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