Diavolo Conceição. "Ho scelto il Milan perché ci credo. Non sono nervoso: è solo passione»

"Ho letto bugie, dello spogliatoio non parlo. Simone guida una grande squadra, ma hanno punti deboli"

di LUCA MIGNANI
2 febbraio 2025
I tifosi rossoneri scaldano il clima con bandiere e fumogeni

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Chiaroscuro. Niente mezze misure. Così sono, se vi pare, è il Conceição pensiero. E anche se non vi pare, recita ruvido il sottotitolo, nemmeno poi tanto sotto. Così, il portoghese attacca e difende. Con la sinistra lancia battute, con la destra picchia (metaforici) pugni sul tavolo. "Leggo un sacco di bugie. Per qualsiasi dubbio sono qui", l’affondo. Il riferimento, tendenzialmente a giocatori scontenti (e partenti) per i suoi modi, non emerge: "Non parlo delle cose dello spogliatoio". Parla, netto, di molto altro. "Ogni allenatore vuole la perfezione, ma qui dobbiamo creare le basi. Potevo guadagnare dieci volte di più altrove, ma ho scelto il Milan perché ci credo. Questo è uno dei momenti peggiori della sua storia, lo so: proprio da qui dobbiamo ripartire".

Ancora fuori Loftus-Cheek, Emerson Royal (infortunato) non è più in lista, Gabbia e Thiaw ieri hanno lavorato in gruppo, ma non sono al meglio. Soprattutto, la squalifica toglierà Fofana dal campo per la prima volta dal suo esordio, alla seconda giornata contro il Parma. "Dicevate che doveva riposare, adesso lo farà", dribbla il tecnico. Che in difesa non si farà problemi a schierare Tomori nonostante le voci di mercato: "Se penso che debba giocare sarà così. Al Porto avevo dieci calciatori in scadenza di contratto, come Taremi, sono scesi comunque in campo fino all’ultimo secondo della stagione".

Niente polemiche con l’ex compagno Inzaghi sugli episodi arbitrali dell’ultimo scontro: "Passato, sarà una partita diversa. Lui è un grandissimo allenatore, lavora da tanto tempo con gli stessi giocatori è così è più facile. Ma anche loro hanno punti deboli". Ne ha di più la sua squadra, lo sa bene, non lo nasconde e non si nasconde: "A volte si confonde la mia passione con nervosismo. Io sono così, di carattere. E non cambio a 50 anni".

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