Feyenoord-Milan 1-0, papera di Maignan e Diavolo senza fiammate: così si fa dura

I rossoneri perdono l'andata dei playoff di Champions: decide la rete di uno scatenato Paixao. Brusco passo indietro, martedì prossimo decisivo a San Siro

di LUCA MIGNANI
12 febbraio 2025
Rafael Leao sovrastato

Rafael Leao sovrastato

Milano, 12 febbraio 2025 – Torna l'incubo montagne russe. Torna il Milan versione leggera: troppo leggera al cospetto dei ruggiti del Feyenoord, nella pioggia e nel freddo del De Kuip. Clima rovente, invece, in campo. Ma a scaldarsi sono soprattutto i biancorossi. E subito, grazie al guizzo di Paixao e alla papera di Maignan: 1-0 dopo tre giri d'orologio.

Ci sarebbe tutto il tempo per rialzarsi, ma i rossoneri annegano al cospetto del ritmo olandese: fiondate sugli esterni e raddoppi costanti, mai letti adeguatamente dalla fase difensiva della squadra di Conceiçao. L'attesa era tutta per i fantastici quattro: Leao, Joao Felix, Pulisic e soprattutto l'ex Gimenez, protagonista proprio qui fino a meno di due settimane fa. 16 gol stagionali che i tifosi non hanno dimenticato, applaudendolo quando è uscito di scena. El Bebote, però, in scena non è mai entrato. Idem per Pulisic: tanto lavoro, poco profitto, pochissimi raddoppi sullo scatenato Paixao. Leao? “Tra i migliori al mondo”, le parole di Ibrahimovic. E di recente in panchina “per mia scelta” le parole dell'allenatore. Problemi alla caviglia palesati dall'anti-infiammatorio preso a gara in corso dal calciatore. Problemi in generale: guizzi, ma mai fino in fondo.

Qualche acuto solo da Joao Felix: poco, troppo poco. All'intervallo Conceiçao avrà fatto tremare le mura degli spogliatoi. Nella ripresa, però, il tema non è cambiato di molto. “Non abbiamo messo la stessa aggressività dei nostri avversari nella prima parte. Nella ripresa qualcosa in più, ma non abbastanza. A San Siro sarà un'altra partita”, promette Leao. Servirà tutt'altra partita, per prendersi quegli ottavi gettati via a Zagabria.

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