Il derby delle punte. Lautaro sfida Giroud Sotto la Madonnina è un duello a suon di gol

Avvio di stagione straordinario per l’argentino dell’Inter e il francese del Milan. Il primo ha già messo a segno cinque reti mentre il rossonero ne ha firmati quattro. Inzaghi e Pioli contano su di loro per portare a casa la vittoria nella stracittadina.

di ILARIA CHECCHI -
5 settembre 2023
Lautaro sfida Giroud  Sotto la Madonnina  è un duello a suon di gol
Lautaro sfida Giroud Sotto la Madonnina è un duello a suon di gol

di Ilaria Checchi

Il guanto di sfida l’ha lanciato Lautaro Martinez subito dopo la vittoria contro la Fiorentina e la doppietta personale messa a segno: "La classifica cannonieri la tengo lì accanto, cerco sempre di aiutare i compagni, poi se arriva un mio gol è ancora meglio. L’importante è che vinca l’Inter. Il Milan si è rinforzato tanto, ha giocatori di qualità: ora ci sono le Nazionali, abbiamo tempo per pensare al derby". Destinatario, ovviamente, Olivier Giroud. I cinque gol realizzati in sole tre partite (doppietta contro il Monza alla prima di campionato, rete contro il Cagliari e poi un’altra marcatura multipla a San Siro con la Viola domenica scorsa) rappresentano un dato quasi storico per un attaccante dell’Inter in questo millennio (solo Icardi ci è riuscito). E nel frattempo l’argentino ha potuto festeggiare 107 centri con la maglia nerazzurra in tutte le competizioni, raggiungendo il decimo gradino di sempre nella storia del club di viale della Liberazione. La sfida, dunque, è iniziata e, oltre al derby del prossimo 16 settembre, il duello parallelo con il bomber francese rossonero è pronto ad accendersi per tutto l’arco del campionato.

Lautaro, neo capitano della truppa di Simone Inzaghi, orfano per nulla triste di Romelu Lukaku, è un leader capace non solo di esaltare il nuovo arrivato Thuram (con cui l’intesa sembra già ad alti livelli) ma anche di aiutare i compagni più "difficili" da accettare per il loro passato ad inserirsi nello spogliatoio, vedi quel Cuadrado autore dell’assist per il secondo gol del numero 10 interista. Nel mirino del talento di Bahia Blanca c’è il Diavolo, capolista a braccetto con i nerazzurri: le due milanesi non erano al comando della Serie A dopo tre giornate, insieme e solo loro, dalla stagione 197172 e in quel caso il derby (molto ravvicinato, alla settima giornata) lo vinse il Milan per 3-2. L’unica incognita circa lo status di forma fisica e mentale del capitano, riguarda il rientro dal Sudamerica previsto per lui, Alexis Sanchez e Cuadrado, a sole 48 ore dalla stracittadina, giocando l’ultima partita per le qualificazioni al Mondiale 2026 nella notte italiana tra il 12 e il 13 settembre.

Forte di una rete in più rispetto al numero 9 rossonero, Martinez ha mandato un messaggio forte e chiaro, senza dimenticare come gli ultimi derby siano stati vinti anche e soprattutto nel segno di Lauti: in campionato, lo scorso febbraio, fu la zuccata del Toro a decidere il big match, mentre in semifinale di Champions, dopo il blitz dell’andata firmato Dzeko-Mkhitaryan, Inzaghi ha strappato il pass per Istanbul grazie al gol dell’argentino.

Se l’Inter ha il suo trascinatore, il Diavolo si affida all’esperienza del suo sempreverde attaccante. Giroud, grazie al rigore trasformato all’Olimpico contro la Roma, ha collezionato finora 4 gol nelle prime tre partite di campionato, e l’ultimo rossonero a riuscirci fu Andriy Shevchenko nella stagione 200102. Il talento transalpino, inoltre, contro i giallorossi ha lasciato il suo nome sul ruolino marcatori per la sesta gara consecutiva di campionato, considerando anche le ultime tre della scorsa stagione, un traguardo che non raggiungeva dai tempi dell’Arsenal, tra febbraio e aprile 2015.

Una partenza strabiliante che va a cancellare i dati sulla carta d’identità di Oliver, che lui stesso ha commentato così: "Un vice Giroud? Non so se c’è bisogno". Tra il serio e il faceto il numero 9 è pronto a "girarsi" nuovamente contro i cugini, come fece il 5 febbraio 2022, mettendo a segno una micidiale doppietta a ribaltare l’1-0 di Perisic, una delle sfide decisive nella corsa al Tricolore conquistato pochi mesi dopo, consapevole che, rispetto alla passata stagione, alle sue spalle ci sono numeri e qualità in grado di fargli tirare il fiato all’occorrenza. Il derby nel derby è ufficialmente partito.

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