L’ex rossonero. Filippo Galli insiste: "Camarda ha bisogno di giocare di più»
"Vero, appartengo ad un’altra generazione del calcio e sono legato a quegli anni che per me restano i migliori....

"Vero, appartengo ad un’altra generazione del calcio e sono legato a quegli anni che per me restano i migliori....
"Vero, appartengo ad un’altra generazione del calcio e sono legato a quegli anni che per me restano i migliori. Io ho avuto la fortuna di viverli, ma bisogna comunque guardare avanti, non indietro... E i nostri ragazzi devono fare i conti con i “social“ che noi non avevamo e che offre una visione diversa del mondo, anche quello del pallone". Così Filippo Galli, una vita al Milan prima da calciatore e poi da responsabile del settore giovanile, che ha ricevuto dal Panathlon Club di Milano il “Premio Respect“ per il libro “Il mio calcio eretico“. "Un premio bello e inaspettato - ha aggiunto Galli -. Il titolo è abbastanza forte ma vuol far capire che noi ex giocatori pensiamo di avere tutte le competenze che però non sono cristallizzate ma vanno sempre rinnovate... Soprattutto nei rapporti con i giovani, perché ogni ragazzo ha un proprio valore e ci sono genitori e società che creano troppe aspettative".
A proposito: l’ex difensore rossonero si è soffermato anche sul baby talento Francesco Camarda: "Deve giocare di più, è evidente. Ha deciso di restare al Milan ma ora il problema è gestirlo. L’importante è sedersi al tavolino e capire la cosa migliore da fare, se dargli più spazio in Lega Pro o minutaggio inferiore nella prima squadra dove farebbe un altro percorso di crescita".
E sul presente del Diavolo: "Il Milan in passato ha vinto tanto, ma erano altri tempi. Ora ogni anno bisogna ripianare 80-90 milioni, serve un calcio sostenibile. Anche con l’ingresso dei fondi stranieri". G.M.
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