Milan di Conceiçao: vittoria a Udine e obiettivo Coppa Italia

Il Milan di Conceiçao continua a vincere con il 3-4-3. Focus sulla finale di Coppa Italia e il futuro del tecnico.

di LUCA MIGNANI
28 aprile 2025
Christian Pulisic a Venezia ha segnato il suo decimo gol in questo campionato

Christian Pulisic a Venezia ha segnato il suo decimo gol in questo campionato

Sudata compattezza e un’alzata d’orgoglio. Tra vecchie e nuove ruggini, ma anche vecchie e nuove certezze. Il Milan varato da Conceiçao a Udine funziona sempre più: quarta partita col 3-4-3, anche se non con la stessa formazione (dolore lombare nel riscaldamento per Jovic), nove gol fatti, uno subito. Al Penzo si cercavano conferme: sono arrivate. Nonostante i 15 tiri del Venezia (due in porta). Nonostante la rabbia di Di Francesco per il contatto Yeboah-Pavlovic: "Non puoi non andare a rivederlo e non dare rigore. Il Milan è forte e non ha bisogno di questi aiutini". Sulla forza del Diavolo ha concordato anche Conceiçao. Che ha incassato l’ennesimo "siamo molto contenti di lui" firmato Moncada nel pre-gara. Ma che ha messo i proverbiali puntini sulle "i" sulla questione futuro: "Quello che farò io o Allegri, di cui qualcuno parla spesso, non è importante adesso. Conta il Milan. Tra un mese si vedrà. E magari anche io dirò cosa voglio fare. Perché posso avere anche io altri pensieri, come andare in Algarve e stare in vacanza dieci anni". Nel frattempo, comunque, c’è soprattutto la finale di Coppa Italia nella mente del portoghese: "Dobbiamo vincere, finire con un’immagine diversa. Lavoriamo duro: ci eravamo stancati di fare brutte partite nelle quali non ci riconoscevamo. C’è una concentrazione che in passato ci è mancata". Lo si è visto sul gol immediato sull’asse Jimenez (ringraziando Candé)-Fofana-Pulisic. In qualche fraseggio rapido per aprirsi spazi nei quali infilarsi con un motore superiore. E nel badare al sodo sulle folate avversarie, aggrappandosi alla sostanza, nella consapevolezza che prima o poi, con questa qualità, si batte cassa. Tanto è stato. Tanto che si è sbloccato, dopo due mesi e mezzo, anche un Gimenez fin lì ombra del vero se stesso. Segnali, anche questi. Tardivi, con un occhio alla classifica. Ma non per centrare il secondo titolo della stagione. Sempre in attesa di un ds che sia "un altro step su una struttura già importante", le parole di Moncada. Mentre il destino di Conceiçao sembra comunque segnato. Lui tira dritto. Accarezzando sempre di più l’idea della doppietta da colpaccio.

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