Milan Felix con Abraham. Doppio Tammy, poi Joao. Conceição in semifinale
Coppa Italia, Roma ko: il portoghese a segno all’esordio, l’ex grande protagonista. Debuttano Gimenez e Sottil, dopo il derby altra prova da applausi per il Diavolo.

Il perentorio stacco di testa di Tammy Abraham, 27 anni, per il momentaneo 1-0 del Milan:. poi l’ex ha fatto doppietta
Il nuovo, vecchio Milan, batte (forte) tre colpi. Il derby, alle spalle, ha dato consapevolezza ben oltre il punticino. E di fronte, chissà, un altro derby in semifinale di Coppa Italia: lo dirà la vincente della sfida tra Inter e Lazio e si vedrà tra un paio di mesi. Intanto si è visto il Diavolo che i 57.878 di San Siro invocavano da tempo, sorretto dai tifosi che, come domenica, hanno cantato senza contestare Cardinale. Ci si è messo di mezzo anche un mercato rivoluzionario: "Era molto importante intervenire. Le aspettative sono alte - le parole di Moncada – in Coppa Italia, in Champions. E in campionato dobbiamo tornare in alto".
Vecchio Milan, ma senza i difetti del passato, dall’inizio. Rispetto a domenica Fofana al posto dell’ormai marsigliese Bennacer ("ho chiesto io di andare via", ha confermato l’algerino). Leao non al meglio si accomoda in panchina insieme ai nuovi arrivati Gimenez (che ha fatto schizzare le vendite delle magliette al 388%, oscurando anche i tempi del ritorno in rossonero di Ibrahimovic), Joao Felix (sontuoso già dal torello) e Sottil. Non Bondo, ancora alle prese con problemi muscolari ereditati da Monza: sarà pronto settimana prossima.
Prontissimo, invece, Abraham, a rappresentare (per ora) la linea di continuità tra Milan pre e post riparazione. Sfidando pure la legge di gravità sull’invito di Theo Hernandez: sospensione, frustata, gran gol senza esultare sotto gli occhi dei suoi ex tifosi. Ma sorridendo, eccome. Qui, come poco dopo: ancora un assist di Theo, acceso da Musah, ancora gol nella voragine lasciata dalla difesa romanista. Nel mezzo, palla da una palla all’altra senza strafare, con qualche pausa e sbandata, soprattutto sui cross: vedasi la zuccata di Pisilli che si appoggia sulla traversa. E qualche flipper di troppo in area quando la Roma mette lì i rossoneri.
Avvisaglie che prendono consistenza dopo il tè. Sul tiro di Angelino sporcato da Walker Dovbyk ci crede molto più dei vicini: 2-1. Scocca così l’ora di Gimenez e Joao Felix: loro due, davanti, nel nuovo 4-4-2. Elettricità garantita e sorretta dai polmoni in fascia di Musah e Jimenez. Scacco matto, anche se a ruoli invertiti rispetto al previsto. Il messicano rifinisce imbucando, l’ex Chelsea che è passato anche per il Barcellona non per caso: taglio e tocco sotto. Aria nuova, insomma. Non da serata perfetta, perché qualche smagliatura resta, basti pensare ai brividi sull’autogol di Reijnders poi tolto dal var. Ma aria nuova. Fortemente nuova. Intanto, da semifinale.
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