Milan, il momento di accelerare. Esame Udinese: Pioli lancia Jovic
Dopo il pari di Napoli e gli infortuni, Diavolo col 4-4-2 stasera (20.45). Il tecnico chiede un difensore, piace Kelly

Milan, il momento di accelerare. Esame Udinese: Pioli lancia Jovic
Il gruppo è coeso e compatto, la cena di due giorni fa organizzata tra staff, giocatori e allenatore ne è la dimostrazione, ma a scacciare via ogni possibile dubbio ci ha pensato lo stesso Stefano Pioli che, alla vigilia della sfida interna contro l’Udinese di oggi, mette il punto fermo sulla questione: "Non ho mai avuto, neanche nell’anno dello scudetto, un gruppo così unito, voglioso e disponibile. L’ho detto ai ragazzi: dobbiamo sfruttare questa fortuna". La buona sorte è in effetti un dato che sta mancando a un Milan alla caccia del successo dopo l’amaro pareggio al Maradona e le due sconfitte con Juventus e Psg, ma la cui infermeria sembra lentamente svuotarsi: per la partita contro i friulani il tecnico recupererà, per la panchina, Loftus-Cheek, mentre Pulisic e Chukwueze resteranno a riposo puntando dritto al rientro martedì contro i parigini, così come Kjaer. Il problema dei tanti infortuni ha colpito soprattutto il reparto difensivo, motivo per cui Pioli ha espressamente chiesto alla dirigenza di intervenire sul mercato di gennaio per trovare un rinforzo: con Kalulu out per almeno quattro mesi e Marco Pellegrino per due, Geoffrey Moncada è stato al Vitality Stadium di Bournemouth per vedere da vicino Lloyd Kelly, difensore centrale classe 1998, primo oggetto dei desideri rossoneri. Nel frattempo si fa di necessità virtù e questa sera, in panchina, ci sarà il classe 2005 Jan-Carlo Simic, mentre l’allenatore pensa a sparigliare le carte buttando nella mischia Jovic accanto a Giroud, ritrovando al centro della retroguardia Thiaw, al rientro dalla squalifica: Romero, la cui titolarità stasera sembrava cosa certa, è reduce da una prestazione poco esaltante contro i partenopei, come confermato dallo stesso Pioli ("Mi aspettavo di più da lui al Maradona"), dunque l’assetto tattico dei rossoneri potrebbe variare proponendo un 4-4-2 con Musah ala destra, Krunic e Reijnders al centro e Leao largo a sinistra, con il serbo, che non è propriamente un esterno, a fare coppia con il francese. La duttilità degli interpreti a disposizione, unita alla coperta corta dettata dalle molteplici assenze, potrebbe, quindi, portare a dei cambiamenti, partendo dal presupposto che schemi fissi e titolari inamovibili non fanno parte del vocabolario pioliano. Inevitabile un pensiero all’uomo più chiacchierato del momento tra le mura rossonere, ovvero Zlatan Ibrahimovic: con Gerry Cardinale atteso a San Siro martedì sera, è probabile che lo svedese possa incontrare nuovamente il numero uno di RedBird per trovare la quadra a un suo rientro in pompa magna a Milanello. "Parlo spesso con Moncada e Furlani e il club è strutturato per supportarci. Sapete quanta stima ho per Zlatan, per me non ci sarebbero problemi" la chiosa di Pioli.
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