Milan, il peccato originale: "Rimedieremo"

Alle 21 (Prime) in casa del Feyenoord Conceição potrebbe schierare le quattro stelle: "Siamo qui per colpa nostra, ora dobbiamo vincere"

di LUCA MIGNANI
12 febbraio 2025
Sergio Conceiçao, 50 anni, è arrivato al Milan prima della Supercoppa Italiana

Sergio Conceiçao, 50 anni, è arrivato al Milan prima della Supercoppa Italiana

"Siamo qui per colpa nostra, avremmo dovuto essere già agli ottavi: dobbiamo vincere". Punto e a capo: firmato Sergio Conceição. All’attacco, insomma. Ma "catenacciaro" proprio sulle scelte offensive, ossia sul dilemma poker d’assi dall’inizio: "Abbiamo più di quattro attaccanti. Ci sono 17 giocatori di movimento. Vedremo".

Rosa ridotta paradossalmente all’osso infatti, pur dopo la rivoluzione nel mercato di riparazione. Cerotti soprattutto a centrocampo: Musah squalificato, Loftus-Cheek ancora infortunato così come Bondo che, comunque, non è in lista. Idem per Sottil, Jimenez (non ha i requisiti per essere considerato giovane formato dal club) e Jovic (fuori anche in precedenza). Del resto, alla lista, si potevano aggiungere solo tre giocatori e le scelte, logicamente, sono ricadute su Walker, Gimenez e Joao Felix.

Quindi poca scelta: "Ibrahimovic ha detto che ora ho a disposizione due squadre? Di più, c’è anche tutto il settore giovanile. Scherzi a parte, abbiamo soluzioni. E sono pagato per trovarne. Anche loro avranno tanti assenti". Pochi i ballottaggi: in difesa Gabbia e Thiaw a disposizione, l’alternativa (complicata) ai fantastici quattro in avanti è Terracciano. Conceição ha svicolato. Di contro, ha battuto, forte e ripetutamente, sugli stessi tasti: tutti forti, tutti importanti, tutti uguali.

Anche Leao, pronto dopo le recenti panchine "per mia scelta". Anche Reijnders, per la prima volta avversario in patria: "Sono cresciuto nei gol e negli assist, lo vedo, ma rimango una persona umile e normale, come mi ha insegnato mio padre", le parole dell’olandese. Normale non sarà l’immediato ritorno al De Kuip, fischio d’inizio alle 21, per Gimenez: qui, in stagione, 16 reti, 5 proprio in Champions. "Ritrovo quella che è stata e sarà sempre la mia famiglia", le parole recenti del messicano.

Ieri lo ha salutato così l’ex compagno Timber: "Gli auguriamo il meglio, eccezion fatta per le prossime due partite contro di noi". Niente rendez-vous con il tecnico Priske, invece: separazione a 48 ore dalla sfida ("prestazioni troppo incoerenti", la spiegazione del dg Te Kloese) e sostituzione, ufficializzata alla vigilia del match, con il traghettatore Bosschaart dall’Under 21 biancorossa.

Nell’ultima uscita la squadra ha vinto 3-0 con lo Sparta Rotterdam, ma di recente ha perso in Coppa d’Olanda con il Psv (0-2), in campionato con l’Ajax (1-2) e in Europa con il Lille (1-6), fallendo l’accesso diretto agli ottavi di Champions e chiudendo il girone tra le peggiori difese (21 reti subite in 8 gare). Conceição lo sa bene. E la sa lunga: "Se mi vedo al Milan per tanto tempo? Questione di risultati, gli allenatori hanno sempre le valigie pronte. Non sono preoccupato: al Porto dicevano che forse sarei durato solo qualche mese, invece sono rimasto sette anni. Penso al presente: il futuro dipende da quello che facciamo oggi".

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