Milan in cerca di equilibrio: sfida all'Udinese tra tensioni e speranze

Il Milan affronta l'Udinese tra tensioni interne e speranze di riscatto. In gioco l'equilibrio e il futuro del club.

di LUCA MIGNANI
11 aprile 2025
I tifosi rossoneri scaldano il clima con bandiere e fumogeni

I tifosi rossoneri scaldano il clima con bandiere e fumogeni

Dalle montagne russe alla centrifuga, dai passi avanti alle retromarce, tra dichiarazioni d’intenti e smentite, interne ed esterne. Di fatto, sul campo e fuori, le note di quel centro di gravità permanente inseguito da Battiato continuano a risuonare, ma lontane dalle finestre di Casa Milan. Vicinissima c’è la partita di questa sera alle 20.45 sul campo dell’Udinese. Zona Champions a nove punti, -7 anche dalla Conference, però "non una stagione totalmente negativa: abbiamo vinto la Supercoppa", Scaroni dixit. C’è anche la semifinale di Coppa Italia, ma per i tifosi "resilienti" che rumoreggiano da mesi è più che lecito aspettarsi ben altro.

Concetto condiviso dalla società che ha più volte ribadito: "Non siamo contenti". Tanto che è partita la caccia al direttore sportivo. Su Paratici c’è stato un dietrofront, anche se "non può operare perché squalificato fino a luglio, ma può essere contrattualizzato", ha precisato il presidente della Figc Gabriele Gravina. "Nulla di deciso, stiamo facendo sondaggi, sceglieremo nelle prossime settimane", la linea di Paolo Scaroni che ha lanciato (ulteriori) messaggi di distensione in merito alla spaccatura Ibrahimovic-Furlani: "Anche io leggo di visioni diverse, ma il clima è assolutamente positivo e i rapporti ottimi. Ibra è un consulente di RedBird prestato al Milan, è stato ed è un campione, è molto importante". Lo sarà anche il nuovo ds. In pole, ora, ci sarebbe Igli Tare: "Non posso dire nulla, ma la rosa è da scudetto, Conte e Allegri i migliori allenatori in Italia", le dichiarazioni riferite all’ex Lazio in patria, ma smentite a stretto giro di vite dallo stesso dirigente. Servirà tempo, quello che non ha avuto Fonseca che dalla Francia rimarca: "Nell’ultimo decennio il Milan ha vinto un solo scudetto. Il club è in un momento difficile, sono stato bene e mi spiace non aver avuto modo di proseguire".

Cerca di proseguire Conceiçao. Senza Gimenez che non ha recuperato dopo lo scontro con De Gea (convocato Camarda). Senza Walker, operato per la frattura al gomito rimediata in allenamento. Maignan ci sarà: sulle spalle del capitano il rinnovo in preoccupante stand-by e non solo. L’anno scorso la partita fu sospesa per cori razzisti nei suoi confronti. Nei giorni scorsi a Udine è spuntato uno striscione ("Maignan uomo di m...") e la tifoseria di casa ha preso posizione: "Friuli, Udine e la Curva Nord non sono razzisti. Dimostriamo il nostro dissenso (il popolo friulano non dimentica) in maniera civile". Conceiçao ha risposto: "Non siamo preoccupati. In caso, ci saranno le autorità competenti". Il tecnico ha provato a battere sui consueti tasti del lavoro, della ricerca di un atteggiamento diverso, delle buone sensazioni. I tempi dei fab four lontanissimi, quelli della coppia Abraham-Jovic non ancora maturi. Questione, appunto, di equilibrio. Quello che insegue il Milan, da tempo, in campo e fuori. E che, a oggi, sembra ancora molto lontano.

Le probabili formazioni.

Udinese (3-5-1-1): Okoye; Kristensen, Bijol, Solet; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Pajero, Kamara; Atta; Lucca. All. Runjaic.

Milan (4-2-3-1): Maignan; Jimenez, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Bondo, Fofana; Pulisic, Reijnders, Leao; Abraham. All. Conceiçao.

Arbitro: Sacchi di Macerata.

Tv: 20.45, Dazn e Sky Sport.

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