Milan La chance per scacciare le ombre

A San Siro c’è la Roma, Pioli vuole consolidare il terzo posto dopo l’uscita dalla Coppa Italia. "Serve un difensore, club al lavoro"

di GIULIO MOLA
14 gennaio 2024

Milan La chance per scacciare le ombre

Dopo aver fallito in settimana il terzo obiettivo stagionale (l’eliminazione dalla Coppa Italia segue l’uscita dalla Champions League, e la vetta della classifica resta molto lontana) incassando pure sonori fischi da parte della tifoseria, il Milan stasera torna a San Siro per dimenticare la sconfitta con l’Atalanta e continuare il “filotto“ positivo in campionato, grazie al quale nelle ultime settimane è riuscito a consolidare il terzo posto. Di fronte ci sarà la Roma dello squalificato Josè Mourinho per una sfida ad alta tensione che mette di fronte le due squadre (col Napoli) più deludenti della stagione.

Vero, fra rossoneri e giallorossi ci sono ben dieci punti di differenza e all’andata il Milan vinse con merito all’Olimpico, ma a Stefano Pioli (nella foto) e allo Special One nulla viene perdonato e ogni sconfitta finisce sotto la lente d’ingrandimento. Scricchiolano le panchine (mai state solidissime) anche se difficilmente il divorzio dai due tecnici potrà concretizzarsi già in questa stagione; ma per allontanare i “fantasmi“ di possibili sostituti (Conte e Thiago Motta i candidati più gettonati per il 2024-2025) Pioli, aiutato dalla squadra, deve dare risposte già stasera sotto gli occhi del patron Gerry Cardinale e del superconsulente Zlatan Ibrahimovic. "Non sono né infastidito né preoccupato dalle critiche. Dopo la sconfitta con l’Atalanta ci siamo parlati, lavoriamo per migliorare. Nessuno di noi può essere soddisfatto della stagione", ha detto ieri con grande onestà il tecnico rossonero, il quale è il primo a rendersi conto che qualcosa di più (e di meglio) si poteva fare.

Ma chi pensa che il problema del Milan sia solo Pioli, probabilmente è fuori strada. Perché quando un club pretende utili di bilancio e deve competere con chi fa passivi in Europa e in Italia, vincere diventa davvero difficile. Perciò l’attuale terzo posto non è da buttare. I più nostalgici rimpiangono Paolo Maldini, che non andava in panchina però era una risorsa importante per il Milan. Ma un anno fa di questi tempi la squadra aveva gli stessi punti, era stata eliminata in Coppa Italia per non parlare del mercato disastroso. L’unica differenza era la presenza in Champions League, ma poi i rossoneri finirono quinti in classifica.

Insomma. Meglio pensare al presente e mettere le basi per un futuro diverso, ma al di là dei buoni propositi è d’obbligo una vittoria contro la Roma per addolcire una settimana deludente e offuscata da cattivi pensieri. La cabala sorride a Pioli, mai battuto da Mourinho nei cinque confronti da quando il portoghese è in Italia e proprio la sfida incrociata fra i due allenatori più discussi del torneo ha animato la vigilia. Al tecnico giallorosso che parlava di un Milan da scudetto Pioli ha replicato con un sorriso: "Mou è un top player della panchina, è intelligente, furbo e scaltro. Prima di partite simili fa sempre i complimenti agli avversari. Giocare contro la Roma non è semplice, però. Concede pochi spazi, è pericolosa sulle palle inattive. Dobbiamo lavorare sulla fase difensiva: siamo il secondo miglior attacco della serie A, ma anche la sesta difesa del torneo. Possiamo fare meglio".

Aspettando dal mercato un ulteriore rinforzo ("Ci manca ancora un difensore, la società sta lavorando per colmare questa lacuna"), Pioli dunque predica maggior attenzione proprio nella retroguardia. A proposito: Theo Hernandez torna a giocare da terzino sinistro (Gabbia e Kjaer i centrali), mentre a centrocampo spazio a Loftus-Cheek-Reijnders-Adli. Tridente d’attacco confermato, con Leao, Giroud e Pulisic. Recuperato Okafor che partirà dalla panchina.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su