Milan nervoso, Conceição cambia. Verona subito, poi la Champions. I Fantastici 4 possono aspettare

Leao probabilmente partità ancora dalla panchina, spazio a Sottil che non può giocare in Europa. Il tecnico: "Devo trovare l’equilibrio". A Milanello c’è Ibrahimovic, il tempo per recuperare adesso stringe.

di LUCA MIGNANI
15 febbraio 2025
Rafa Leao potrebbe partire dalla panchina per essere al meglio in Champions

Rafa Leao potrebbe partire dalla panchina per essere al meglio in Champions

Ricomincio da tre, due, fors’anche solo uno. Un passo indietro, comunque, rispetto a Rotterdam e ai fantastici quattro (che fantastici non sono stati). Per prepararne un altro di passo, ma avanti, martedì nel ritorno a San Siro col Feyenoord alle 18.45. Non ha parlato Conceiçao, alla vigilia del match di questa sera, a Milano, alle 20.45 contro il Verona. Non era tenuto a farlo, avendo già presenziato in conferenza al De Kuip. Presenza lampo, scocciato dal protrarsi di quella del predecessore. Segnale di un nervosismo palpabile che avrà di certo trasmesso alla squadra, cercando di toccare le corde giuste. Le solite, quelle che suonano una volta sì, poi no, poi pochino, poi ancor meno: "Costanza, voglia, atteggiamento, mentalità. La qualità non è solo tecnica, servono tante altre caratteristiche", il concetto ribadito dal portoghese in coda al ko in Olanda.

Questione di aggressività, dunque, più che di equilibrio. La prima, può portarsi dietro il secondo. Pedalare di più, in sostanza, il messaggio. Con una rabbia che deve essere maggiore anche negli ultimi metri. Ma avanti con il nuovo 4-4-2 o varianti. Rivisto, per ora. Pulisic verso la panchina: a inizio dicembre lesione di basso grado del soleo del polpaccio destro, a metà gennaio affaticamento muscolare. Le ultime uscite suggeriscono: va preservato. Attenzione anche a Leao, già "riserva" di recente, in Champions con un problema alla caviglia. Di contro scalpita in primis il jolly Musah (mercoledì era squalificato). E attenzione a chi in Coppa non può giocare: Jimenez e soprattutto Sottil. Conceiçao ieri ha provato anche l’ex Fiorentina tra i titolari, idem per Chukwueze, con Reijnders sulla tre quarti. Oggi, ulteriore seduta nella quale le carte potrebbero essere rimescolate. Assenti certi, oltre ai lungodegenti Emerson Royal e Florenzi, Tomori (squalificato) e Loftus-Cheek che ha ancora lavorato a parte. In gruppo invece Bondo, sotto gli occhi di Ibrahimovic, ieri a Milanello per rappresentare la presenza della società in un momento delicato.

Ci si gioca tutto, compresa la conferma di Conceiçao. Il tecnico è sotto contratto fino a giugno 2026, ma con una clausola che il club può esercitare per rescindere alla fine di questa stagione. Dati di fatto, così come i numeri: il quarto posto è a -8, con una gara in meno, e il ranking per ora dice che la quinta piazza non basterà per l’Europa nobile. Il ritorno dei playoff di Champions, purgatorio dovuto alla notte di Zagabria e nel quale si rischia di scottarsi, tra tre giorni. Momento delicato. E dopo un mercato che ha fatto rima con rivoluzione. Oggi, in vista, un’altra rivoluzione: a metà. Fuori almeno due dei quattro assi (occhio poi a Joao Felix). "Troppi quattro attaccanti? Io l’avevo preparata con quattro giocatori più altri sette... Io devo trovare l’equilibrio", aveva buttato lì Conceiçao mercoledì notte. Quindi aggiustamenti, nella speranza di tirare poi tendenzialmente dritto. I banchi di prova non mancano. Il tempo, invece, sì.

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