Milan, una notte che vale un anno. Alla Scala per dimenticare i fischi. Serve un’impresa contro Mbappé

Alle 21 arriva il Paris Saint Germain di Donnarumma, pronta una contestazione speciale della curva. Cardinale incontra Ibra, offerto un ruolo da dirigente alla Maldini: la risposta attesa entro domani .

di GIULIO MOLA -
7 novembre 2023
Alla Scala per dimenticare i fischi. Serve un’impresa contro Mbappé
Alla Scala per dimenticare i fischi. Serve un’impresa contro Mbappé

La verità in una notte, di fronte al bivio più pericoloso. Già dal sorteggio dello scorso 31 agosto si sapeva che Milan-Psg sarebbe stato il big-match del girone di Champions League. Oggi si può dire che vale molto di più. Un concentrato di emozioni forti pronte ad inseguirsi in novanta intensissimi minuti, fra il ritorno a San Siro di Gigio Donnarumma (prevista una contestazione rumorosa e plateale della Curva Sud, tra coreografie, cori e la maglia numero 71, che nella smorfia napoletana è qualcosa di peggio di “traditore“) con l’ex interista Skriniar ("Battere il Milan è sempre bello e sul mio mancato rinnovo coi nerazzurri so com’è andata") e la presenza di un tenore quale Mbappè alla Scala del calcio.

Ma il Diavolo ha bisogno di andare oltre, dimenticando i fischi di sabato perché questa deve essere soprattutto la partita della svolta, viste le ultime figuracce in Europa e in Italia. Da una parte occorre riscattare il pesante 3-0 di Parigi per tenere accesa la speranza della qualificazione agli ottavi, dall’altra Stefano Pioli e i suoi devono far ricredere tutto l’ambiente, depresso e inferocito dopo la sconfitta casalinga contro l’Udinese. Insomma, il Milan si gioca tanto davanti ai 75mila fedelissimi e al patron Gerry Cardinale, rientrato in Italia anche per provare a convincere il titubante Ibrahimovic (ieri pomeriggio incontro di due ore in un hotel del centro, volti sorridenti e Zlatan che vorrebbe gli stessi incarichi che erano stati affidati a Paolo Maldini. Il club vorrebbe una risposta entro 48 ore) a riaffacciarsi dalle parti di Milanello al più presto. Il più esposto è l’allenatore che però anche ieri, con molta umiltà, si è preso tutte le responsabilità senza dar troppo peso ai fantasmi di Gallardo e Tudor che svolazzano sulla sua testa. E quando c’è tempesta, il mister prende il vento in faccia: "L’ultima gara è stata deludente, lo sappiamo. Chi ci ha fischiato contro l’Udinese ha fatto bene. Stiamo pagando troppi errori. È stata una vigilia di confronto. Io ho parlato ai giocatori come faccio sempre, e loro lo hanno fatto nello spogliatoio. Però so di allenare una squadra con un grande senso di responsabilità. Se parliamo di Champions, è la partita della svolta".

Dunque, il Milan annuncia la riscossa, anche per cancellare i numeri sin qui deludenti: finora è stata una Champions a fari spenti quella dei rossoneri, incapaci di vincere e di segnare. Di fronte un Psg forte, vero, ma comunque con dei punti deboli e non imbattibile (ha già perso con Newcastle e Nizza). Servirà la partita perfetta contro gli uomini di Luis Henrique, Pioli usa un parametro molto recente per far capire quel che si aspetta: "Dobbiamo avere in mente il primo tempo della gara contro il Napoli, solo così potremmo avere ottime possibilità di vincere". Anche perché, è inutile fare troppi giri di parole: per sperare ancora in un passaggio al turno successivo, stasera servono tre punti. Per poi giocarsi il tutto per tutto contro Newcastle e Borussia Dortmund nelle ultime due gare. Una nuova sconfitta, dopo le tre nelle ultime quattro partite, sarebbe un serio problema. E non solo per le ambizioni europee (il passaggio agli ottavi era il traguardo minimo di inizio stagione). Pioli però si aggrappa anche alle buone notizie dall’infermeria. I titolari sono recuperati (anche Theo Hernandez), e nel centrocampo che potrà finalmente contare dal primo minuto su Reijnders e Loftus-Cheek dovrebbe trovare spazio Musah (in ballottaggio con Krunic). In avanti Pulisic, Giroud e Leao: mai come stasera il Milan ha bisogno dei loro gol per uscire dal tunnel e allontanare un’altra contestazione.

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