Notte da incubo per Donnarumma. Fischi e cori al veleno, i tifosi non perdonano

Accoglienza infernale per Gigio alla prima al Meazza da avversario. Pioli invece sorride: "Giocato con il giusto spirito". E Leao: "Abbiamo dato tutto"

di ILARIA CHECCHI -
8 novembre 2023
Notte da incubo per Donnarumma. Fischi e cori al veleno, i tifosi non perdonano
Notte da incubo per Donnarumma. Fischi e cori al veleno, i tifosi non perdonano

Il Milan torna in piena corsa per gli ottavi di Champions League ed è ovvia la soddisfazione di Stefano Pioli: "Abbiamo giocato con anima. Per fare risultato contro una squadra così forte devi fare un grande sforzo e la squadra lo ha fatto. Adesso abbiamo un’altra possibilità in casa contro il Dortmund: vorrei sempre un Milan così". Su Leao il tecnico conferma: "Questo deve essere il suo standard, può essere un campione ma dipende da lui, dalla sua ossessione. Ha fatto una partita eccezionale, soprattutto per la voglia di giocare con gli altri". Sulla stessa linea il portoghese: "Abbiamo fatto vedere a tutti cosa siamo, sono orgoglioso e contentissimo della mia squadra. Questa partita poteva cambiare tutto del nostro passaggio del turno, la vittoria era la cosa più importante: lo abbiamo fatto e siamo felici, ora guardiamo avanti perché questa vittoria ci ha dato fiducia. Le critiche mi spingono, continuassero a parlare, io parlo in campo. Faccio il mio lavoro e cerco di aiutare la squadra".

L’incandescente serata di Champions vissuta dal Milan contro il PSG ha trovato la miccia più potente nell’accoglienza tutt’altro che amichevole che San Siro ha dedicato a Gigio Donnarumma, tornato nello stadio milanese per la prima volta da avversario dopo la sua apparizione con la maglia del Diavolo risalente al 16 maggio 2021, quando i rossoneri pareggiarono 0-0 con il Cagliari. Lo spicchio caldo della tifoseria, che non ha mai perdonato l’addio a parametro zero del portiere di Castellammare di Stabia, aveva già annunciato nel pomeriggio le sue intenzioni, facendo trovare fuori dai cancelli dello stadio mazzette di finti soldi con scritto "Dollarumma e mercenario" e il numero 71, nella smorfia napoletana l’uomo senza valori, che sono state distribuite ai tifosi all’ingresso "per non far crescere mai più gente senza valori come questo indegno", la motivazione data dalla Curva. All’arrivo del pullman dei parigini, i tifosi hanno intonato cori contro il portiere classe 1999 fischiandolo costantemente, un trend che è proseguito durante il riscaldamento, alla lettura delle formazioni e ogni volta che ha toccato palla. Ogni mezzo è stato usato per creare quel clima infernale che ha accolto l’estremo difensore del PSG: l’obiettivo è stato raggiunto, con un milione di banconote finte stampate e lanciate all’indirizzo di Donnarumma al minuto 10, proprio come i milioni che Gigio ha preso per andare a Parigi, quando il portiere si trovava sotto la Curva Sud.

Archiviata la sfida contro i francesi, le attenzioni sono rivolte al prossimo ritorno di Zlatan Ibrahimovic e a ridosso del match l’AD Giorgio Furlani, ha confermato una stretta di mano sempre più vicina: "Contento di lavorare con Ibra? Per forza, è un campione caro a tutti i milanisti, stiamo parlando con lui da mesi, vediamo come andranno le cose. Non parlerei ora di ruoli, mi limito a dire che è una grande persona che tiene tanto al Milan". A testimoniare come l’affare sia sui binari giusti ci ha pensato lo stesso Ibra che sui suoi social ha lanciato un messaggio chiaro pubblicando un post corredato dalla didascalia "tic tac tic tac", a evocare un countdown iniziato. Il concetto è che in tempi brevi dovrebbero essere chiusi gli accordi economici e firmato il contratto che riporterà il talento di Malmo a Milanello.

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