Un piano per Camarda. Ritrova il gol dopo 6 mesi ma ora deve giocare di più
Fin qui discutibile la gestione dell’attaccante rossonero (17 anni fra pochi giorni). Sballottato da agosto fra prima squadra e under23, finora snobbato da Conceiçao.

Francesco Camarda compirà 17 anni il prossimo 10 marzo
E’ tornato domenica al gol dopo sei mesi di digiuno Francesco Camarda. E già questa è un’ottima notizia (oltre al fatto che la rete contro il Pescara è stata davvero bella: stop a seguire, protezione del pallone e gran conclusione). Non perché avesse dimenticato come si facesse a segnare, ma semplicemente perché non giocava più. Nè con la prima squadra (appena 191 minuti in serie A, con 13 presenze di cui una da titolare), nè con Milan Futuro (936 minuti, 12 presenze e 4 reti), nè con la Primavera o l’under 18. C’è un mondo di opportunità davanti al predestinato (il più giovane debuttante di sempre nel massimo campionato, a 15 anni, 8 mesi e 16 giorni), quel bambino prodigio diventato adulto molto in fretta (anche il più giovane esordiente italiano in Champions League, quest’anno col Bruges) e che ormai da un anno si allena con Maignan e Leao. Prima chiamato da Pioli, poi con Fonseca e ora sotto lo sguardo vigile di Conceiçao, che però gli ha ridotto il “minutaggio“. Tutti (compagni di squadra compresi) lo hanno preso per mano, dandogli consigli e forza mentale. Giusto. Si fa esperienza, si metabolizzano le prime “carezze“ di difensori esperti, nello spogliatoio si ragiona da grandi.
Tutta esperienza. Sì, anche perché Il club di via Aldo Rossi crede fermamente nel suo potenziale e cerca di lavorare al meglio per creare anche una prospettiva importante. Al punto che a gennaio ha negato il prestito del giocatore al Monza. Ma Francesco resta un ragazzino di 16 anni con una struttura fisica ancora acerba e un’esperienza tutta da coltivare allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Perciò la gestione non convince, se poi non giochi. Vedere il mese di febbraio per credere: dieci minuti nel derby - in cui ha sfiorato un gran gol -, qualche giro di lancetta col Feyenoord in Champions e con il Torino sabato pomeriggio.
Troppo poco. Uno come Camarda ha bisogno di continuità, non può perdere così una stagione. Deve giocare molto di più, in serie A o in serie C ora non fa differenza. Entrambe le squadre hanno problemi, ma da una parte c’è un reparto avanzato affollato dopo la rivoluzione di gennaio (con i Fab Four a cui si aggiungono le riserve di lusso Abraham e Jovic) mentre dall’altra, in una formazione che rischia la retrocessione, c’è bisogno di uno con la “fame“ di Francesco. Forse aiutare Milan Futuro è la soluzione migliore, visto che Conceiçao lo snobba. L’importante è che giochi. All’alba dei 17 anni conta solo questo.
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