Catellani studia il nuovo Modena: "La squadra avrà un’identità forte"

Il ds non scioglie la riserva sul tecnico: "Scelta chiave, metà giugno il momento giusto". Avanza D’Angelo

di ALESSANDRO TRONCONE
27 maggio 2025
Andrea Catellani, direttore sportivo del Modena

Andrea Catellani, direttore sportivo del Modena

"La decisione sull’allenatore sarà la prima scelta chiave, del nuovo corso". Perché lo racconta anche il momento storico, dopo due stagioni di conti aritmetici su allenatori a libro paga, il Modena sa di poter ripartire da zero sotto questo punto vista e Andrea Catellani (le cui parole sono state rilasciate a ’Let it B’) ne sottolinea l’importanza.

Tra Andrea Pirlo e le altre ipotesi, Mandelli compreso, è Luca D’Angelo ad aver acquisito punti notevoli negli ultimi giorni, ma servirà ancora tempo per scioglierne le riserve. È chiara, però, la scelta del profilo tecnico: "In testa non abbiamo solo un modello di allenatore – ha continuato il ds – nella nostra rosa di nomi, tant’è, rimane anche Paolo Mandelli perché ha caratteristiche che lo rendono compatibile con ciò che cerchiamo. La scelta dell’allenatore è chiave, vogliamo capire cosa c’è dietro ai principi tattici di tutti e che abbia identità forte, messo tutto sul tavole vedremo cosa sarà meglio per noi, la piazza e la rosa. L’idea di costruire un Modena con identità, questa è la base. Nella nostra testa c’è un allenatore la cui squadra si riconosca in campo. Stiamo restringendo il cerchio sulla scelta definitiva, metà giugno potrebbe essere il periodo giusto. Mandelli? È stato bravissimo, grande merito nelle letture e approccio. Partendo dal primo giorno di ritiro farebbe cose diverse, la sua idea di calcio è più propositiva e ha avuto intelligenza adattandosi ai giocatori".

Successivamente partirà anche il mercato, in uscita ed entrata, per il quale Catellani ha spiegato di aver già messo alcuni focus grazie al lavoro svolto durante l’anno.

Molto passa dal futuro di Palumbo: "Ha avuto un atteggiamento esemplare fino in fondo, è un giocatore richiesto e noi siamo in una situazione di ascolto – ha detto Catellani – senza avere la necessità di vendere Antonio. Capisco che alla sua età una opportunità in A andrebbe valutata ma Palumbo non sarà mai un problema".

E il mercato fatto un anno fa attende rilancio, si veda la voce Pedro Mendes: "Io credo che una preparazione fatta bene in estate, come per Defrel ma anche Caso – ha spiegato ancora – potrà permettere di vivere qualcosa di diverso. Pedro fa della forza fisica, dell’impatto il suo punto migliore e se non viene tirato a lucido fatica. Facciamo analisi anche su Beyuku, ha risposto sempre con personalità ed è un tipo di giocatore richiesto sul mercato per doti fisiche e di duello ed è un 2005. Dovremo capire cosa fare, noi ci puntiamo ma dovremo trovare il percorso giusto per lui".

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