Era il 29 maggio del 1940. Coppi e il ’Braglia’. La prima maglia rosa celebrata dai canarini

Dietro la tribuna centrale dello stadio Braglia c’è una targa, che magari nella distrazione dei prepartita del Modena a tanti...

di ALESSANDRO BEDONI
23 maggio 2025
Cori, bandiere e un tifo instancabile: i tifosi del Modena Calcio colorano lo stadio di gialloblù

Cori, bandiere e un tifo instancabile: i tifosi del Modena Calcio colorano lo stadio di gialloblù

Dietro la tribuna centrale dello stadio Braglia c’è una targa, che magari nella distrazione dei prepartita del Modena a tanti è sempre sfuggita. Una targa in marmo che ricorda che il 29 maggio del 1940, un allora ventenne Fausto Coppi, al termine della tappa Firenze-Modena (conclusasi proprio sulla pista di atletica dell’impianto) del Giro d’Italia, conquistò la prima maglia rosa della sua carriera per un primato che mantenne fino a Milano vincendo così la ventottesima edizione della corsa, che si concluse il 9 giugno, giusto un giorno prima di una data passata tristemente alla storia, ma non certo per imprese sportive.

La presenza ieri della carovana rosa, che ha visto il Giro prendere il via dalla nostra città verso il traguardo di tappa di Viadana, è stata un’occasione per ricordare quel successo del campionissimo. Davanti alla tribuna si sono dati così appuntamento il direttore di corsa del Giro Mauro Vegni, il presidente del Modena Carlo Rivetti e il sindaco Massimo Mezzetti, accompagnato dagli assessori Guerzoni e o Bortolamasi e dal capo della segreteria Marino.

Vegni ha anche rimarcato la popolarità della corsa rosa: "Il Giro va incontro alla gente e che per vedere il Giro la gente non paga il biglietto. Oggi siamo qui al Braglia, il ciclismo e il calcio sono i due sport più popolari nel nostro Paese ed è doveroso rendere omaggio a questa città che ci ha ospitato diverse volte e all’impresa di Fausto Coppi. Questo ‘gemellaggio’ tra il Giro e il Modena calcio ci inorgoglisce come sportivi ".

È poi intervenuto il presidente canarino Carlo Rivetti, orgoglioso anche della nuova ricoloritura dei muri esterni della tribuna, più che mai gialloblù. "Cerchiamo sempre di fare miglioramenti, l’abbiamo fatto anche per ricevere al meglio il Giro. Ma siamo qui per Fausto Coppi, un campione che è rimasto nel cuore di tutti, ed io sono da sempre un ‘coppiano’ fedele. Seguo i grandi eventi ciclistici e sono stato anche un grande tifoso di Pantani".

Una battuta sulla squadra, quando gli si dice che questo Modena non deve mai smettere di pedalare: "Quando una stagione finisce un po’ così, non si deve smettere di spingere sui pedali, anche perchè ora abbiamo davanti una Cima Coppi...".

Ha chiuso il sindaco Massimo Mezzetti: "Siamo ovviamente onorati di ospitare a Modena il Giro, e quale occasione migliore per poter ricordare il successo di Coppi del 1940. La partenza della tappa, per la città è un momento di festa".

Oltre alle foto di rito, uno scambio anche di maglie: Vegni ha regalato quella rosa al presidente Rivetti, che ha ricambiato con una maglia dei canarini con sulla schiena il numero 108, come l’edizione di quest’anno.

Alessandro Bedoni

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