Modena in Serie B: Riflessioni e Sfide per il Futuro del Club

Il Modena affronta sfide in Serie B, tra cambi di allenatore e la ricerca di una mentalità vincente per crescere.

di ALESSANDRO TRONCONE
6 maggio 2025
Il Modena affronta sfide in Serie B, tra cambi di allenatore e la ricerca di una mentalità vincente per crescere.

Il Modena affronta sfide in Serie B, tra cambi di allenatore e la ricerca di una mentalità vincente per crescere.

Migliorare sì, ma come? Se ne riparlerà dalla mattina del 14 maggio, dopo Brescia e Cesena, ammesso che fili tutto liscio ma ci sarebbe bisogno ben più di un cataclisma. Tuttavia, le antenne meglio che stiano belle dritte. Esattamente come un anno fa, quando per i Rivetti non fu possibile proseguire con Paolo Bianco. Ai tempi, il timore di essere risucchiati nella zona buia della classifica spinse alla chiamata di Pierpaolo Bisoli e chi l’avrebbe mai detto sarabbe stato l’inizio del cortocircuito tecnico.

Al netto dei sei punti ancora a disposizione, il terzo anno di serie B rischia di essere il più insoddisfacente ed è un paradosso quando si parla di un percorso di crescita. Con Tesser il Modena aveva chiuso a 48 punti, lo scorso anno a 47 e, attualmente, Mandelli viaggia a 44 seppur meritevole di aver tirato fuori i canarini dai guai a novembre. Da questi numeri ripartirà l’ennesima riflessione di chi è responsabile della guida tecnica, non solo nella figura di Andrea Catellani e lo ha ricordato Matteo Rivetti. Su chi puntare? A chi affidarsi? All’ombra ci sono decisioni massicce da prendere. Di nuovo.

Come già abbiamo sottolineato, non può essere sempre tutto riconducibile alla conduzione di un allenatore. Cambiarne tre in un anno solare è sinonimo di qualcosa che non funziona e bene ha fatto l’amministratore delegato a chiedere di più ai veri interpreti di un campionato, ovvero ai calciatori. Maggiore responsbailtà fu chiesta anche dopo l’arrivo di Mandelli, i frutti si sono visti nell’immediato poi i soliti scivoloni. Per migliorare, anzitutto, serve fare esperienza. In questo, i Rivetti sanno perfettamente di dover continuare a prendere confidenza con un mondo, più simile ad un multiverso rispetto alla realtà, senza alcuna pietà con chi sbaglia anche solo un dettaglio.

Si potrebbe dire che un paio di settimane fa il Modena era ottavo e ora decimo, non ultimo o penultimo. Vero. Ma nei panni di coloro i quali macinano chilometri ogni fine settimana o di chi è appassionato da sempre, mancare ripetutamente l’appello alla maturità appare frustrante. Il Modena ha bisogno di mentalità vincente. Che, non vuol dire trasformarsi magicamente nel Sassuolo, nel Pisa, nella Cremonese. Vuol dire coltivare voglia di crescere, in ogni settore, dal primo all’ultimo. Ma è un processo interno, di ogni calciatore, dirigente, allenatore. Anche nella sconfitta. Imparare, fare esperienza e fare tesoro di quello che accade, nel bene e nel male. Magari anche arrabbiandosi quando è il caso. Uscirne, così, migliori. Il Modena dovrà essere pronto a questo step.

Alessandro Troncone

Continua a leggere tutte le notizie di sport su