Una tradizione che si ripete. Bisoli, Mandelli e Di Francesco: affari di famiglia
L’arrivo sulla panchina del Modena di Andrea Sottil ripropone il racconto del calcio come affare di famiglia, aspetto che,...

L’arrivo sulla panchina del Modena di Andrea Sottil ripropone il racconto del calcio come affare di famiglia, aspetto che,...
L’arrivo sulla panchina del Modena di Andrea Sottil ripropone il racconto del calcio come affare di famiglia, aspetto che, da queste parti, era anche già accaduto. Curiosamente, infatti, mentre gran parte dei tecnici di A e B non ha figli che giocano a certi livelli, il Modena era partito la scorsa stagione con un altro allenatore il cui figlio giocava tra i professionisti: si parla ovviamente di Pierpaolo Bisoli, il cui figlio Dimitri (classe 1994), ai tempi del Brescia, era anche stato allenato dal padre. Tuttavia, allora, il primogenito di Fabio Grosso era appena un aggregato alla rosa del Frosinone, e non aveva ancora esordito tra i grandi, e in questo senso il paragone era ancora difficile da fare, considerando che quel debutto non ancora avvenuto. Ma anche Paolo Mandelli, che Bisoli l’ha sostituito, ha un figlio tra i professionisti, Andrea, classe 1997, che le ultime stagioni le ha giocate con il Carpi e, insomma, il professionismo lo conosce e lo ha conosciuto nel corso della sua carriera, e non solo per i racconti paterni. Di fatto, sembra quasi che Modena e Sassuolo gli allenatori li cerchino laddove il calcio è affare di famiglia, e allora vale la pena ricordare che pure Eusebio Di Francesco, che sulla panchina dei neroverdi ha vissuto anni di grandi soddisfazioni, ha (e aveva già allora) un figlio tra i professionisti, Federico, classe 1994, giocatore che poi ha anche vestito la maglia del Sassuolo, ma quando il padre se n’era già andato verso altri lidi. Federico le ultime stagioni le ha vissute al Palermo e ha centinaia di presenze tra i ’pro’, con diverse squadre. Appunto: di padre in figlio.
l.l.
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