Antonio Conte e il futuro incerto al Napoli: tra successi e possibili addii
Antonio Conte, artefice del successo del Napoli, potrebbe lasciare nonostante il contratto fino al 2027.

Antonio Conte, artefice del successo del Napoli, potrebbe lasciare nonostante il contratto fino al 2027.
E’ un vincente, e sicuramente il migliore di tutti nel portare più rapidamente a ebollizione lo spirito languente di una squadra. Antonio Conte (nella foto con Alessandro Buongiorno) è il principale artefice del capolavoro del Napoli quadriscudettato. Il titolo è tornato sotto il Vesuvio facendo 29 punti in più rispetto all’ultima, disastrata stagione. Lo stesso il tecnico dei trionfi aveva fatto con la Juve, nel 2011-2012, conquistando il primo di tre tricolori in bianconero con un +26 rispetto al campionato precedente.
Ma proprio per il carico emotivo che il condottiero salentino mette nel lavoro quotidiano, fatalmente i suoi cicli sono tanto intensi quanto brevi. Al Chelsea rimase due anni, altrettanti all’Inter. Al Tottenham, uno e mezzo.
Ecco perché la scadenza con gli azzurri fissata al 2027 non può essere considerata per nulla una garanzia di permanenza. Già nelle ore successive alla vittoria scudetto, non sono mancati i messaggi tra Conte e il presidente De Laurentiis: e nessuno certificava un idillio destinato a durare. Il patron ieri ha invitato tutti a non mettere “carne a cuore“ visto il triennale in atto. Poi, in serata, un primo incontro tra i due al compleanno del presidentissimo, in una Forio d’Ischia blindata per evitare l’assalto dei tifodi.
Un incentivo a rimanere sarebbe l’arrivo a Napoli di Kevin De Bruyne, maestro belga del centrocampo che dopo la saga al City avrebbe molto da insegnare in A. Ma potrebbe non essere sufficiente per chi pretende sempre il massimo sul mercato, a maggior ragione con anche una Champions da giocare.
Non è segreto che l’apoteosi professionale per lo specialista degli scudetti sarebbe un ritorno nella ‘sua’ Juve – ha casa ancora a Torino – per ritrovare titoli che mancano da troppo tempo. E sarebbe pure una sfida doppia imporre la propria impronta di calcio pragmatico alla faccia di tutti i giochisti che hanno acceso entusiasmi effimeri: il Napoli ha battuto tutte con appena 59 gol fatti, uno e mezzo a partita. La Signora, dopo tutte le bufere, lo accoglierebbe a braccia aperte.
Ma devono incastrarsi anche altre tessere. Il Napoli dovrebbe trovare un accordo con Allegri, il principale candidato alla panchina: e si ripeterebbe così l’avvicendamento alla guida che si ebbe in bianconero undici anni fa. C’è pure il fattore Mancini a incidere nel domino che potrebbe scatenarsi: pare esserci già un feeling con la Roma, ma pure le altre big – Napoli e Juve, appunto – sono alla finestra. Senza trascurare poi per gli azzurri le ipotesi Italiano e Pioli.
Conte è il vincitore con la valigia. Ma resta il più irresistibile, perché quasi non ci stanno più tutti i trofei.
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