Inter: tra rimpianti e recriminazioni, Inzaghi e i nodi da sciogliere

L'Inter affronta rimpianti e recriminazioni dopo episodi sfavorevoli e pareggi. Inzaghi cerca soluzioni per il futuro.

di Redazione Sport
20 maggio 2025
L'Inter affronta rimpianti e recriminazioni dopo episodi sfavorevoli e pareggi. Inzaghi cerca soluzioni per il futuro.

L'Inter affronta rimpianti e recriminazioni dopo episodi sfavorevoli e pareggi. Inzaghi cerca soluzioni per il futuro.

di Mattia TodiscoMILANOLa notte tra domenica e lunedì è passata insonne per tanti. Lasciato il Meazza a tardissima ora, molti dei tesserati nerazzurri hanno affrontato il buio dei rimpianti e delle recriminazioni. Il silenzio stampa ha fatto sì che lo sfogo dei protagonisti rimanesse nel chiuso dello spogliatoio. Quello di Simone Inzaghi era già arrivato in passato. Aveva evidenziato "5-6 episodi sfavorevoli che è giusto sottolineare", parole pronunciate dopo l’1-1 nel derby ad inizio febbraio. Più di recente, una rimessa laterale battuta troppo avanti (da cui la rete di Orsolini a Bologna) e un mancato fischio su Bisseck contro la Roma in area, prima del mani contestato al tedesco contro la Lazio, da cui il 2-2 di Pedro. Il tutto con Guida, designazione che all’Inter ritengono inopportuna dopo l’ammissione di aver rifiutato di arbitrare il Napoli, come Avar. La posizione nerazzurra arriva dalla convinzione che non ci sia stata la stessa solerzia in casi molto simili (Baschirotto a Lecce) e in generale quando si sarebbe dovuto intervenire per i contatti Thuram-Pavlovic o Thuram-Skorupski.

Ovvio che poi ci sia la parte che non riguarda i fischietti. L’Inter è andata avanti due volte domenica, la seconda al 79’. Ha subito un pari in rimonta come già avvenuto spessissimo: Genoa, Juventus, Napoli, Milan, Bologna, Fiorentina, Parma, Lazio, sono tutte squadre che hanno impattato partendo da uno svantaggio o addirittura vinto dopo la parità all’intervallo. Determinanti le reiterate ingenuità di Bisseck, il netto calo generale dopo l’ora di gioco, qualche seconda linea non all’altezza (un gol a testa in A per Taremi e Correa).

Venerdì contro il Como dovrebbero tornare in distinta Frattesi e Lautaro. Altro punto spinoso: l’Inter avrebbe preferito giocare giovedì e in Consiglio di Lega, sospeso pochi minuti dopo l’avvio e poi ripreso, sono state scintille. "Abbiamo trovato un compromesso che non ha fatto impazzire le squadre ma non le ha fatte neanche arrabbiare - ha detto Ezio Maria Simonelli a margine del Premio Tavecchio -. Spareggio? L’Inter ci terrebbe a giocarlo a Milano e le spetterebbe, ma dipende dal Viminale".

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