Napoli, Marianucci a un passo. Poi Beukema o Gatti per rinforzare ancora la difesa

Il club partenopeo punta ad allungare le rotazioni di quello che è stato il miglior reparto arretrato d'Europa: martedì le visite mediche per il quasi ex Empoli, che costerà circa 9 milioni

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
8 giugno 2025
Luca Marianucci (Ansa)

Luca Marianucci (Ansa)

Napoli, 8 giugno 2025 - Con l'arrivo di Antonio Conte in panchina, quindi fin dall'estate scorsa, il Napoli ha cambiato target a livello di mercato, preferendo battere piste sicure a quelle che conducono alle cosiddette scommesse. Un'eccezione c'era stata e rispondeva al nome di Rafa Marin, seppur con un asterisco bello grosso: giovane, sì, il classe 2002, ma pure di scuola Real Madrid, una garanzia da aggiungere al buon periodo di apprendistato trascorso all'Alaves. Invece, tra lo spagnolo e Conte non ci sarebbe mai stato feeling al punto che già a gennaio soffiavano forte i venti di addio, con il Villarreal a prenotarsi per un affare che per sbloccarsi attendeva all'ombra del Vesuvio il giusto rimpiazzo. Niente da fare: il Napoli non affondò il colpo, per scelta o per mancanza di opportunità, su nessun difensore reputato all'altezza della situazione e così Marin rimase a malincuore alla corte di Conte, ma giusto per fare numero o per dare una mano alle rotazioni in allenamento. Basti pensare all'epilogo del campionato: con gli azzurri in lotta per lo scudetto e alle prese con una forte emergenza infortuni, allo spagnolo nel ruolo di centrale è stato preferito Mathias Olivera, di professione terzino sinistro adattato per l'occasione come accaduto varie volte in Nazionale. Cambiando gli ordini degli addendi, il risultato non è mutato: il Napoli ha vinto il tricolore e lo ha fatto grazie alla miglior difesa d'Europa, con appena 27 gol subiti. Proprio le tante problematiche occorse alla retroguardia hanno suggerito una vittoria di gruppo e di reparto, figlia della mano di Conte, capace di trasformare in oro quasi tutto: nel quasi va incluso Marin, pronto a riannodare il filo mai del tutto sopito con il Villarreal, ma a patto che i due club in ballo trovino la quadra sulla formula, lo scoglio più grande al momento. Lo spagnolo, suo malgrado, è stato uno dei pochi nei di una stagione da incorniciare, confermando lo scarso feeling di Conte con i giocatori giovani. O forse no: il Napoli, complice un'età media da abbassare e una rosa da allungare nelle rotazioni in vista delle quattro competizioni da disputare, ci vuole riprovare e il prescelto è Luca Marianucci, per il quale manca praticamente solo l'ufficialità.  

Marianucci al Napoli: le cifre dell'affare e la scheda tecnica del giocatore

  Il quasi ex difensore dell'Empoli è atteso martedì 10 giugno a Villa Stuart per sostenere le visite mediche di rito, location nella quale i tifosi azzurri forse speravano di veder spuntare prima di tutti gli altri la chioma rossa di Kevin De Bruyne. Per il colpo da novanta dell'intera sessione c'è ancora da aspettare ma, stando anche a quanto affermato da Aurelio De Laurentiis nei giorni scorsi, brutte sorprese sull'esito finale della trattativa non dovrebbero essercene. A meno di accelerazioni flash, il belga perderà però la palma di primo acquisto del Napoli post scudetto: palma che toccherà invece a Marianucci, pronto a legarsi per i prossimi 5 anni agli azzurri, pronti a loro volta a versare circa 9 milioni nelle casse dell'Empoli. Tutti felici, dunque, di un trasferimento 'telefonato' da marzo, momento del primo approccio tra le parti: il Napoli si regala un difensore futuribile ma con alle spalle già una buona esperienza accumulata in Serie A, mentre l'Empoli accoglie liquidità fresca sempre utile dopo una retrocessione. Nonostante la dolorosa caduta in Serie B, Marianucci si è distinto come una delle poche note positive della stagione dei toscani, con i quali ha fatto l'ultima parte della trafila nelle giovanili prima del prestito alla Pro Sesto, in Serie C, non riuscendo però neanche in quel caso a evitare la retrocessione nella categoria inferiore. Poi il ritorno alla base Empoli nel 2024, con annesso debutto in prima squadra ad agosto in occasione del match di Coppa Italia contro il Catanzaro: debutto, tra l'altro, con tanto di assist confezionato per Jacopo Fazzini, un altro uomo mercato dell'Empoli. A novembre arriva invece la prima in Serie A: altra vittoria, stavolta contro il Como, e primo dei 18 gettoni complessivi nella massima categoria. Il feeling con la Coppa Italia torna prepotente a febbraio 2025, quando Marianucci segna il rigore decisivo buono a eliminare la Juventus e a portare l'Empoli per la prima volta in semifinale: il classe 2004 giocherà entrambi i round contro il Bologna senza riuscire a evitare l'eliminazione a un soffio dall'atto conclusivo, che avrebbe premiato proprio i rossoblù ai danni del Milan. La delusione maggiore per i toscani sarebbe arrivata in seguito, dalla retrocessione in Serie B che ha di fatto anche abbassato il valore di mercato dei giocatori. Compreso Marianucci, 194 cm per 76 kg di piede destro capace di giocare in entrambe le caselle del centro difesa, con l'aggiunta nel bagaglio, all'occorrenza, della casella da mediano. Per il classe 2004, nella stagione appena chiusa 24 presenze totali tra Serie A e Coppa Italia, con 2 assist a referto e un'espulsione come nota dolente. Come si suol dire, il ragazzo si farà anche grazie a Conte, che lo introdurrà gradualmente nelle gerarchie di una difesa che cerca anche un altro puntello, in questo caso un titolare aggiunto. Nessuno tra Alessandro Buongiorno, Amir Rrahmani e Juan Jesus, ognuno importante per il proprio target tecnico, tattico e di età, dovrebbe salutare quest'estate, ma la batteria va rimpolpata numericamente e qualitativamente. Il preferito in sede di mercato è Sam Beukema, seguito a ruota da Federico Gatti: discorsi non urgentissimi e ravvicinati, come dovrebbe essere l'arrivo di Marianucci, una questione di ore per portare una ventata di freschezza ma pure una discreta esperienza nel calcio nostrano, come chiesto a chiare lettere proprio da Conte.

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