Napoli, si avvicina De Bruyne: tutte le cifre del primo colpo di mercato
Il belga è a un passo dal firmare un biennale, con opzione per un'ulteriore stagione, da circa 10 milioni lordi all'anno, ai quali aggiungerne altri 10 di bonus alla firma: è il primo regalo di De Laurentiis a Conte

Kevin De Bruyne (Ansa)
Napoli, 1 giugno 2025 - C'era una volta un Napoli eccellenza nello scouting di giovani talenti semisconosciuti da prendere a costi bassissimi, svezzare, far crescere fino ad ottenerne il massimo potenziale in campo per poi rivenderli a peso d'oro, per un circolo vizioso che per anni ha fatto invidia agli squadroni dediti invece a campagne acquisti milionarie alle quali non sempre facevano da contraltare i risultati auspicati sul campo. A partire dalla scorsa stagione, quella dell'approdo in panchina di Antonio Conte, la strategia societaria del club partenopeo è cambiata proprio per assecondare il proprio allenatore: no a scommesse e sì a giocatori fatti, finiti e, ovviamente, molto costosi tra cartellino e ingaggio, motivo per cui per molti il campionato vinto è stato tutt'altro che una sorpresa o un miracolo. Da Romelu Lukaku a Scott McTominay, giusto per citare i due simboli dello scudetto, passando per David Neres, Alessandro Buongiorno, Billy Gilmour e Leonardo Spinazzola: Aurelio De Laurentiis non ha badato a spese e, soprattutto, non ha guardato alla carta d'identità dei giocatori come faceva in passato, e il rettangolo verde gli ha dato ragione, portando al secondo scudetto della sua gestione, il quarto complessivo del Napoli. Squadra che vince non si cambia e lo stesso discorso vale, a maggior ragione, per la nuova politica societaria: specialmente ora che c'è da accontentare Conte, il tecnico del tricolore che, a dispetto delle voci degli ultimi mesi, decide di non 'scappare' e, anzi, di rilanciare, dando fiducia a un progetto ambizioso anche fuori dai confini nazionali. Quasi un atto di fede che merita un regalo istantaneo, che risponde al nome del promesso sposo Kevin De Bruyne.
Il post scudetto: dagli onori agli oneri
Da suggestiva ipotesi quasi di fantamercato a trattativa ormai in dirittura d'arrivo: il belga, ancora prima di firmare per il suo nuovo club dopo 10 anni fortunatissimi al Manchester City, pare aver sposato la città, con tanto di mega villa comprata in uno degli angoli più suggestivi. Semplici note di colore, o forse molto di più per un colpo di mercato che, con le dovute proporzioni tra giocatori, situazioni, costi e club protagonisti, a molti ricorda l'approdo alla Juventus di Cristiano Ronaldo. D'altronde, non è una novità che negli ultimi tempi tra il Napoli e i suoi acerrimi rivali le distanze si siano accorciate. All'ombra del Vesuvio, Conte ha portato molto del 'know how' bianconero: compresa la controversa filosofia del 'vincere è l'unica cosa che conta'. Centrato il bersaglio massimo al primo tiro, con lo scudetto trovato al primo anno in azzurro, ora inevitabilmente per Conte e il suo Napoli si alzerà l'asticella delle aspettative, passando dagli onori estivi tuttora in corso agli oneri da mantenere nella prossima stagione, quella della sempre difficile conferma in Serie A (ne sa qualcosa l'Inter) e delle buone risposte in Champions League (anche in questo caso, nel bene e nel male, impossibile non pensare ai nerazzurri). Insomma, anche sul piano internazionale, questo non è più il Napoli delle sorprese e dei miracoli sportivi: oggi il club partenopeo è stimato e ammirato anche all'estero, come chiunque diventi vincente e convincente. L'ultimo step da fare per assurgere definitivamente a società di prima fascia in ambito europeo è cominciare a diventare protagonisti anche in Champions League: vale per il Napoli e vale ancora di più per Conte, finora tanto specialista nei tornei domestici quanto spesso deludente oltre i confini. Una ricetta valida per tutti non esiste, specialmente quando di fronte ci sono delle autentiche corazzate come, per restare alla strettissima attualità, il Paris Saint-Germain, ma un tentativo per provare a guadagnarsi il proprio posto nella mensa più ricca va fatto. Da qui la mossa De Bruyne, uno che a livello di club ha vinto praticamente tutto.
Le cifre dell'affare De Bruyne
Per regalarsi il belga, si fa per dire, accontentando così il suo allenatore fresco di matrimonio-bis, De Laurentiis ha intenzione di aprire i cordoni della borsa già al momento della firma, con un bonus che dovrebbe aggirarsi intorni ai 10 milioni. L'ingaggio che il quasi 34enne percepirà fino al 30 giugno 2027, con opzione per un ulteriore anno, sarà di 5,5 milioni netti, 10 milioni lordi, per un investimento monstre al quale aggiungere anche le spese legali. La finestra di mercato che il Napoli vuole utilizzare è quella extra che parte oggi e durerà fino al 10 giugno, anche per consentire poi a De Bruyne di rispondere alla chiamata della propria Nazionale. C'è quindi un po' di fretta di limare gli ultimi dettagli, che riguardano i diritti di immagine, per permettere poi al classe '91 di sbarcare al più presto a Roma per sostenere le visite mediche di rito. Poi, se tutto andrà per il meglio, Conte potrà avere tra le mani un giocatore che tra centrocampo e trequarti sa fare tutto, oltre ad avere già una sintonia di fuoco con il connazionale Lukaku. L'altra faccia della medaglia parla di un giocatore che nelle ultime stagioni ha dovuto fare i conti con tanti problemi muscolari, dai quali a detta di molti De Bruyne non si è mai ripreso completamente. A Conte, nel caso, il compito di lavorare sulla testa e soprattutto sul fisico magari non più dei giorni d'oro di uno dei talenti più cristallino che il calcio europeo abbia sfornato negli ultimi decenni, emblema dei successi a livello di club ai quali fa da contraltare il digiuno della generazione d'oro del Belgio. L'età dell'oro, a tal proposito, spera di averla imboccata il Napoli, regalandosi stavolta un post scudetto ambizioso e che non dia più il sentore di un progetto già arrivato al suo acme. Ci sono ancora margini di crescita, specialmente in ambito internazinale, ed è su questi tasti che il duo De Laurentiis-Conte vuole far leva, ognuno con i suoi strumenti: il presidente plasmando una squadra di caratura internazionale e l'allenatore facendo rendere al meglio ogni pedina. E che pedina poi, se il nome del primo colpo di mercato risponde a De Bruyne.
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