Napoli, doppio asse con il Bologna per Ndoye e Beukema

Gli azzurri, sotto indicazione di Conte, sognano il pacchetto completo, ma da Casteldebole frenano: la quadra manca per entrambi i giocatori, con lo svizzero che sembra quello al momento più cedibile

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
19 giugno 2025
Dan Ndoye e Sam Beukema (Ansa)

Dan Ndoye e Sam Beukema (Ansa)

Napoli, 19 giugno 2025 - Il gol in rovesciata siglato all'ultimo secondo all'Inter, che proprio dopo la sconfitta last minute del Dall'Ara avrebbe imboccato la parabola discendente dell'intera stagione, sembrava aver gettato i semi per un futuro ammiccamento estivo: invece tra i tanti osservati speciali del Napoli in casa Bologna pare non ci sia Riccardo Orsolini, ma la coppia composta da Dan Ndoye e Sam Beukema sì e per espresso volere di Antonio Conte.  

L'offerta per Beukema

Tra scudetto vinto a sorpresa e permanenza post tricolore forse ancora più a sorpresa, mai come quest'estate il tecnico salentino detterà legge sul mercato, come emerso già dai primi colpi: parlando delle sole ufficialità, gli azzurri hanno già portato a casa Luca Marianucci e soprattutto Kevin De Bruyne, rispettivamente un difensore e un jolly da centrocampo in su. Le caselle da riempire per una squadra che al via della prossima stagione si presenterà con forti ambizioni in tutte le quattro competizioni da disputare sono però ancora tante e una riguarda proprio il reparto arretrato dove, dopo aver prelevato un interprete più per il domani che per l'oggi, il Napoli cerca un titolare aggiunto, se non addirittura un giocatore da immettere nell'undici di default magari in luogo di Amir Rrahmani. In cima alle preferenze di Conte pare ci sia proprio Beukema, ritenuto il prototipo del difensore ideale. Giovane, ma non giovanissimo, il classe '98 conosce già bene la Serie A, nella quale nell'ultima edizione si è messo in mostra per un (quasi) record: una sola ammonizione in 35 presenze (che salgono a 47 contando anche Champions League e Coppa Italia) nonostante un gioco spesso ruvido e votato all'anticipo, come da diktat del tecnico Vincenzo Italiano, che ne ha modificato le mansioni dopo la prima pennellata data da Thiago Motta. La crescita dell'olandese è stata importante al punto che il Bologna, che con ogni probabilità già perderà Jhon Lucumì (che non rinnoverà un contratto nel quale figura una clausola rescissoria da 28 milioni), non vuole privarsene: sul piatto una adeguamento di contratto da 2 milioni a stagione (il tetto massimo fissato dalla società) che lo porterebbe a eguagliare il compenso di Orsolini, da fine aprile l'idolo di due piazze. Parlando dello stipendio, il Napoli sarebbe disposto a fare molto di più, issandosi addirittura fino a 3 milioni netti per i prossimi 5 anni per accontentare Conte, ma il muro da scavalcare sembra bello alto dei 25 milioni offerti al Bologna: un nuovo rilancio degli azzurri potrebbe far lievitare la proposta a 30 milioni, che a loro volta potrebbero non bastare per convincere i rossoblù a privarsi di un giocatore considerato invece (quasi) incedibile. Una convinzione che nel quartier generale di Casteldebole invece è nettamente inferiore per Ndoye.

L'offerta per Ndoye

 Almeno un sacrificio di lusso è stato messo in conto da una società che, nonostante i recenti successi sul campo, tra qualificazione alla Champions League un anno fa e vittoria della Coppa Italia nel mese scorso, non dimentica l'importante di mantenere le finanze sane: un po' come da filosofia proprio di Aurelio De Laurentiis, almeno prima della recente svolta sul mercato andata di pari passo con quella in panchina. L'indiziato numero è sembra proprio Ndoye, che ha mercato anche in Premier League e la cui valutazione stimata dal Bologna (che dovrebbe poi versare una percentuale al Basilea sull'evenzuale plusvalenza) non è inferiore a 45 milioni. Calcolatrice alla mano, si intuisce il perché del rifiuto della maxi offerta forfettaria da 70 milioni presentata dal Napoli per il pacchetto completo composto, appunto, da Beukema e Ndoye. Non solo: dal capoluogo emiliano, come un po' da abitudine in questi casi anche ad altre latitudini, emerge la voglia di non cedere due giocatori allo stesso club. Tra i due, il pupillo di Conte, nonché la principale urgenza degli azzurri, si chiama Ndoye: questione di gusti, per un giocatore cresciuto a dismisura nell'ultimo anno solare, come testimoniano le 9 reti e i 6 assist trovati in stagione, ma anche un'urgenza per riempire quella casella sulla fascia sinistra vuota fin dall'addio di Khvicha Kvaratskhelia a gennaio. Non a caso, nelle ultime ore il Napoli ha un po' abbandonato la pista Beukema, concentrando i propri sforzi e le proprie trattative su Ndoye, con il quale l'accordo è da tempo raggiunto sulla base di un quinquennale da 3 milioni netti a stagione: praticamente quasi il doppione, almeno di primo acchito, del contratto proposto all'olandese. Il secondo tentativo, quello per lo svizzero, potrebbe essere quello buono, ma a patto probabilmente di dover rilanciare l'offerta. Paradossalmente, ma neanche tanto in un calcio nel quale hanno sempre più poteri i giocatori e i propri entourage, il Napoli ha trovato agilmente l'accordo sia con Beukema che con Ndoye, allettati dalle cifre monstre ma anche dalla possibilità di disputare Serie A e Champions League con ambizioni di vittoria: manca però la quadra con il Bologna, con i contatti più recenti tra i due club che addirittura risalirebbero a diversi giorni fa. Se per Beukema potrebbe valere il veto della società, per Ndoye forse i rossoblù aspettano un'asta al rialzo che coinvolgerebbe la ricca Premier League, abituata a pagare senza neanche tante remore sui costi: lo stesso Bologna lo sa bene, pensando alle cessioni deluxe dell'estate scorsa di Joshua Zirkzee e Riccardo Calafiori. Un'asta dalla quale invece potrebbe tirarsi fuori il Napoli, che non a caso per le corsie monitora pure Jadon Sancho e il duttile Juanlu Sanchez: non è detto poi che l'eventuale arrivo di Ndoye blocchi le altre trattative, con lo spagnolo che in particolare andrebbe a rinforzare l'altra corsia, la destra, con la capacità di giocare anche da terzino. Per ora di bloccato c'è il doppio fronte rossoblù tra Beukema e, appunto, Ndoye (oggi tra l'altro in vacanza a Ibiza insieme ad altri compagni di squadra), ma l'impressione è che almeno per uno dei due giocatori la faccenda sia tutt'altro che chiusa.

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