Napoli, Garcia al lavoro per potenziare l'arma Kvaratskhelia

Il georgiano sempre più al centro del progetto azzurro anche grazie agli accorgimenti tattici del tecnico francese

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
6 luglio 2023
Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Napoli, 6 luglio 2023 - Ogni cambio in panchina porta con sé tanti timori legati in particolare ai giocatori più talentuosi della rosa, quelli che potenzialmente potrebbero accusare maggiormente le novità. Nel caso del Napoli i pensieri vanno tutti a Khvicha Kvaratskhelia, che alle proverbiali difficoltà della seconda stagione unirà i dubbi e le perplessità su ciò che c'è all'orizzonte.  

Un esordio boom

  In realtà il georgiano può dormire sonni tranquilli, quasi a emulare l'esultanza alla Stephen Curry sfoggiata dopo il primo gol in Serie A: il primo di tanti, specialmente considerando che si parla di un elemento al debutto nel massimo campionato italiano e proveniente da precedenti esperienze in tornei non particolarmente competitivi. Insomma, difficile immaginarsi in difficoltà al secondo esame un giocatore che il primo l'ha superato con tutte le lodi del caso. Almeno sotto questo aspetto le mani sul fuoco possono essere apposte: al netto ovviamente dello studio che intanto avranno effettuato le difese avversarie per provare a fermare il furetto della fascia mancina del Napoli. L'importante è che a fermarlo non siano le idee tattiche di Rudi Garcia, l'allenatore sbarcato nel capoluogo campano con una difficilissima missione da assolvere: non far rimpiangere Luciano Spalletti e, anzi, magari provare anche a migliorare il cammino di quest'ultimo in Champions League. Per farlo servirà giocoforza migliorare qualcosa, specialmente nella mentalità, senza però sacrificare o comunque penalizzare ciò che nella scorsa stagione ha funzionato a meraviglia: proprio come la fantasia di Kvaratskhelia.

Le novità tattiche

  Il rischio a tal riguardo sembra ridotto all'osso, se non totalmente assente. Anzi: i dettami tattici di Garcia potrebbero aiutare ulteriormente l'esplosione del numero 77 che, a prescindere dal modulo pronto a essere usato, ha tutte le carte in regola per sguazzare nei maggiori spazi pronti ad aprirsi in una squadra dal baricentro più basso. Guai però a pensare a un Napoli più difensivo e meno offensivo di quello che ha dominato lo scorso campionato fondando le proprie fortune proprio su un attacco stellare: nei piani di Garcia gli azzurri dovranno semplicemente avvicinare ulteriormente i reparti per diventare ancora più compatti e meno vulnerabili, specialmente in quei match in cui la posta in palio salirà vertiginosamente, come quelli di Champions League. Il tarlo legato alla competizione continentale più prestigiosa non è dunque presente solo nella testa di Aurelio De Laurentiis, rimasto scottato dalla chance clamorosa cestinata dal Napoli nella scorsa stagione, con una situazione in campionato forse più unica che rara. Da qui la creazione di una squadra più ermetica, versatile (grazie al già dichiarato utilizzo parziale del 4-2-3-1) ma sempre ai piedi di Kvara, pronto a confermarsi il perno centrale di un attacco che, a meno di offerte monstre, continuerà a poter contare anche sulla caterva di gol di Victor Osimhen. Se il futuro del nigeriano è appunto legato agli umori sempre variabili del mercato, quello del georgiano è senza dubbio ancora azzurro e, tanto per restare in ambito cromatico, magari anche più roseo grazie agli accorgimenti tattici di Garcia.

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