Napoli-Inter, Conte: "Giochiamocela con orgoglio ma senza pressioni"

Il tecnico degli azzurri, anche alla luce del periodo complicato dei suoi, prova ad abbassare la temperatura di un match comunque cruciale per il campionato di entrambe: "Ci siamo meritati questa chance: chiedo ai ragazzi solo di dare tutto"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
28 febbraio 2025
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 28 febbraio 2025 - Parlare di partita della verità a inizio marzo e con ancora diverse giornate di campionato all'orizzonte, in un campionato in cui diverse big hanno dimostrato di poter cadere anche contro avversari sulla carta meno attrezzati, è eccessivo, ma la posta in palio per Napoli-Inter, in programma sabato 1 marzo alle 18, è comunque molto alta. Lo è a maggior ragione per gli azzurri, alle prese con un periodo complicato ben fotografato da una striscia di 4 partite senza vittoria culminata nella recentissima sconfitta di Como che ha consentito alla squadra allenata da Simone Inzaghi di appropriarsi della vetta della cassifica. Sull'altra panchina, per la prima volta in stagione piuttosto rovente, c'è Antonio Conte, che nella conferenza stampa della vigilia prova a smorzare le pressioni, cercando di riaccendere quella fiammella dell'entusiasmo che, in fondo, era stata la vera forza dei suoi, andati a lungo oltre ogni più rosea aspettativa, sorprendendo anche il diretto interessato.  

Un febbraio molto complicato

  "Al di là della classifica, in questo periodo mi sarei aspettato un Napoli che, dopo 7 mesi, cominciasse a prendere forma. Ritrovarci qui in classifica deve quindi riempirci di orgoglio ma senza metterci pressione, elemento che come ho detto ai ragazzi a volte può essere positiva e altre negativa. Per questo motivo con i giocatori batto il tasto di goderci il momento e questa classifica, due cose che ci siamo meritati con il duro lavoro". Facile a dirsi, meno a farsi, specialmente quando si è stati in testa alla classifica per 18 turni consecutivi, mettendoci la bocca per qualcosa di molto gustoso che resta comunque a un passo, come quel 'semplice' punto di distacco attuale tra Inter e Napoli che, subito dopo la sconfitta del Sinigaglia, aveva subito sottolineato sui propri social lo stesso Aurelio De Laurentiis: un gap minimo che domani potrebbe essere totalmente ribaltato dal match del Maradona. "In generale dico che la gara di domani è influente per la classifica più che altro perché ci sono tre punti in palio e vicine a noi ci sono tantissime squadre". Insomma, neanche tanto a mezza bocca Conte, tra timori reali e pretattica, sembra spostare il focus del Napoli più su chi lo segue sempre più da vicino in graduatoria che su chi lo precede: specialmente dopo un mese di febbraio molto complicato, sul quale il tecnico salentino fa una battuta. "Agosto è stato più difficile: questo a confronto è stato una passeggiata". Tra ilarità e sarcasmo, fatto sta che domani, simbolicamente e non, per il Napoli e per tutte si avvia un nuovo mese, quello che conduce alla primavera. "Lavoriamo sempre e valutiamo tutto dopo le partite e in particolare più dopo una sconfitta che dopo una vittoria, che porta superficialità a tutti: abbiamo analizzato il perché del secondo tempo di Como, provando a farlo crescere. I giocatori sanno che mi sono molto arrabbiato, ma lo erano anche loro perché la ripresa non è stata al nostro livello dopo un primo tempo in cui dominavamo nonostante fossimo andati in svantaggio per un infortunio. Bisogna stare sul pezzo fino al 95', senza trascurare niente: tutti i punti andranno sudati, perché noi non andremo mai in carrozza come altre squadre e, quindi, non possiamo mollare un attimo".

L'emergenza infortuni

  Per qualcuno la caduta di Como è stata causata anche da un aumento della pressione sulle spalle del Napoli dopo che l'Inter, per molti favorita per lo scudetto, si era portata in testa battendo il Genoa. "Non bisogna fare questi ragionamenti. Bisogna crescere anche da questo punto di vista, ponendoci sempre nuovi obiettivi a prescindere dall'esito. L'importante è dare tutto e, se dovessimo uscire dal campo battuti, farlo solo perché gli altri hanno meritato e non perché ci hanno messo più voglia e grinta: questo mi darebbe molto fastidio. Bisogna odiare la sconfitta. Abbiamo perso con Atalanta e Lazio dando tutto e meritando qualcosa in più, mentre con il Como c'è stato qualcosa da recriminare ed è stato fatto, perché io con i ragazzi non ho filtri e sono sincero. Ora arriviamo a questo top match - continua Conte - e ce lo siamo meritati: mettiamoci dentro tutto e vediamo chi sarà più bravo". Bravura, sì, ma anche fortuna e tutti i guai fisici che stanno ora assillando il Napoli di certo non aiutano il tecnico salentino, chiamato adesso pure a trovare la contromisura all'assenza di André-Frank Zambo Anguissa: in ballottaggio ci sono Philip Billing e Billy Gilmour. "Ho ancora del tempo per decidere. Tutti e due sono opzioni giuste. Proveremo a trovare la soluzione migliore, sapendo che gli infortuni fanno parte del percorso. C'è chi vi sopperisce in maniera più facile e chi no, ma bisogna comunque trovare il rimedio più corretto". Restando in infermeria, si passa poi alle condizioni degli acciaccati Mathias Olivera e Leonardo Spinazzola e dell'infortunato David Neres. "I due terzini li abbiamo recuperati e sono entrambi a disposizione, anche se andranno gestiti per evitare ricadute. Sono entrambi importanti, ma per noi lo è ancora di più il gruppo e così ovvieremo anche all'assenza di Anguissa che, così come Neres, a fine partita stava bene salvo poi scoprire il giorno dopo l'infortunio occorso in campo". Una doppia beffa per un Napoli nell'ultimo mese alle prese con tantissimi guai fisici. "Non c'è una sola risposta. Può essere questione di fortuna e tempo fa lo dissi che ci stava dicendo bene con gli infortuni, ma nel corso della stagione le cose possono cambiare e anche in queste situazioni bisogna essere bravi a trovare il lato positivo". Un po' come lo è stato per Giacomo Raspadori, l'uomo on fine di questo momento complicato degli azzurri. "Può giocare da seconda punta, da trequartista, da interno di centrocampo offensivo ma pure la mezzala. Non è un esterno e in quel ruolo va in difficoltà, motivo per cui per me nel 4-3-3 può essere un'alternativa sulla mediana. Sono contento anche di Billing, che ha una buona struttura fisica e una valida tecnica e di cui oggi mi fido dell'impiego dall'inizio".

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