Napoli, rebus Neres in vista del match con il Venezia

Il recupero fisico del brasiliano dall'infortunio muscolare è quasi ultimato: a Conte la scelta se convocarlo domenica o aspettare la sosta

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
13 marzo 2025
David Neres (Ansa)

David Neres (Ansa)

Napoli, 13 marzo 2025 – L'emergenza come una chance e l'abbondanza quasi come un problema: Antonio Conte rischia di dover fare i conti con uno dei più grandi paradossi del calcio ora che il recupero di David Neres si avvia alle battute conclusive, accelerando anche i tempi previsti al momento dell'infortunio.

Neres recuperato, i dubbi di Conte

Era il 10 febbraio quando il brasiliano si fermava per una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra accusata nei minuti finali del match con l'Udinese. Erano tempi in cui gli azzurri, con l'infermeria già bella piena, si erano inceppati sul piano delle vittorie e del gioco, lasciando quasi temere ai propri tifosi una resa sul fronte scudetto, specialmente qualora almeno una tra Inter e Atalanta avesse sferrato il colpo di gas buono. Invece entrambe le nerazzurre, che curiosamente si sfideranno nel prossimo turno, hanno avuto delle battute di arresto, consentendo al Napoli di restare in scia alla capolista, oggi distante appena 1 punto, e a +2 sugli orobici, i cui principali rimpianti sono legati allo scialbo 0-0 rimediato in casa contro il Venezia.

Quel pomeriggio la notizia per Conte fu eccellente, mentre oggi, a ridosso proprio della trasferta del Penzo, diventa un monito da non sottovalutare: i lagunari, al netto di una classifica ancora molto deficitaria, sono stati spesso una trappola per le big del campionato. Ecco perché in vista del lunch match di domenica, al contrario delle idee iniziali che sembravano rimandare qualsiasi discorso al dopo sosta, nulla sarà lasciato al caso neanche sul fronte Neres, senza però rischiare di correre rischi di pericolose ricadute. Le notizie che arrivano dal quartier generale di Castel Volturno sono rincuoranti: il classe '97 è tornato pienamente in gruppo, così come Pasquale Mazzocchi e Scott McTominay, uscito malconcio dal match con la Fiorentina nel quale, a dispetto di un precedente sovraccarico muscolare, è stato tra i migliori in campo.

Ancora niente da fare, invece, per André-Frank Zambo Anguissa, che rivedrà il rettangolo di gioco davvero solo dopo la sosta. Gli altri sono tutti in lizza, chi come titolare, chi come riserva, per sfidare il Venezia. O, almeno, dovrebbero essere tutti in lizza, perché proprio intorno a Neres ruotano i principali dubbi di Conte. Si parte dalla convocazione: al momento prevale il partito del sì, ma non è da escludere una fumata nera all'ultimo secondo per tutelare il giocatore e per consentirgli di recuperare ancora meglio prima di accelerare nella sosta a caccia della condizione dei giorni d'oro, inevitabilmente scivolata via in questo mese di inattività. Qualora alla fine prevalesse la voglia di riaggregare subito al gruppo l'ex Benfica, la prospettiva più rosea resterebbe la panchina con nel mirino, specialmente in caso di bisogno, la staffetta a gara in corso con Matteo Politano. Il tutto, sempre nell'economia di un 3-5-2 inscalfibile almeno fino alla sosta.

Ipotesi staffetta con Politano

Impossibile, infatti, toccare il modulo che ha rianimato prima Giacomo Raspadori e poi Romelu Lukaku, facendo dei due una coppia solidissima e affiatatissima che secondo qualcuno potrebbe addirittura riscrivere le gerarchie da qui alla fine della stagione, con buona pace degli esterni puri. Nell'era delle cinque sostituzioni nel calcio c'è però spazio per tutti, con le squadre che di fatto a partita in corso possono essere metà del proprio comparto di movimento. Riagganciando il discorso a Neres, il meglio finora in azzurro lo ha dato proprio da subentrante, come mina vagante per spettinare le difese avversarie quando i propri interpreti sono già stanchi: un copione che a Conte è piaciuto così tanto che potrebbe riproporlo ora che il brasiliano è vicino al rientro. Sul quanto sia vicino, è difficile sbilanciarsi. I tempi sono quasi maturi, se non addirittura già totalmente maturi dal punto di vista clinico, con le valutazioni finali, di natura prettamente tecnico-tattica, che sono quindi rimesse a Conte.

La voglia di mandare un messaggio forte alla squadra affinché la trasferta del Penzo non venga sottovalutata c'è, e la convocazione di Neres potrebbe essere inquadrata proprio da questa prospettiva: una pedina offensiva in più da portare in panchina e da inserire a gara in corso per alzare il tasso di pericolosità qualora il Venezia si dimostrasse un avversario più ostico del previsto da superare. Poi c'è l'altra ipotesi, quella più rosea: Napoli in pieno controllo della situazione e magari a caccia di esperimenti a gara in corso sul modulo, che potrebbe passare dal 3-5-2 al 4-3-3, o viceversa, per fare di questa versatilità tattica un'arma in più magari con vista sul Milan, atteso al Maradona dopo la sosta. L'inserimento strada facendo di Neres, specialmente in caso di buone notizie sul piano del risultato, potrebbe essere letto in quest'ottica. Innanzitutto, il brasiliano verrebbe provato da quinto nel 3-5-2 tuttora in voga, ruolo che Politano sta riuscendo a coprire mantenendo quasi intatte le sue doti offensive: difficile, ma non impossibile, che un'ala pura come il classe '97 possa adeguarsi alle medesime mansioni senza scossoni.

Poi, la situazione potrebbe capovolgersi, passando al 4-3-3 e cercando di vedere invece l'impatto in esso di Lukaku, che con un altro attaccante accanto in queste ultime 5 partite ha dato il meglio di sé, tra sponde, assist e anche gol. Insomma, il Napoli è a un soffio dalla vetta della classifica e ha tante certezze ma, paradossalmente, forse anche diverse identità da provare a far convivere trasformandole in quelle numerose vesti tattiche che Conte auspicava già in estate. In questo momento, l'ago della bilancia di tutto si chiama Neres, oggi assente dai campi ma presente nei pensieri del quartier generale di Castel Volturno: in ballo c'è la sua convocazione per domenica, ma ci sono anche tanti altri ragionamenti complementari relativi al modulo magari da approfondire nella successiva sosta. Con che spirito ciò potrebbe avvenire dipende dal Napoli, chiamato a battere il Venezia, e dipende anche un po' dal risultato che maturerà in serata da Atalanta e Inter che potrebbe a sua volta significare primo posto in classifica.

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