Napoli, l'ombra del Paris Saint-Germain su Osimhen

In caso di addio di Mbappé il club francese è pronto a piombare sul nigeriano, che resta al centro delle trattative per il rinnovo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 luglio 2023
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 7 luglio 2023 - I connotati della soap opera ci sono tutti ormai da tempo: sull'esito finale della stessa ci sono continui capovolgimenti di fronte che vedono il Napoli quasi inerme al cospetto delle vicende che infiammano sempre di più l'estate di Victor Osimhen, che un giorno sembra vicino al rinnovo e un altro quasi a un passo dall'addio. Specialmente se si inserisce a sorpresa il Paris Saint-Germain.  

Il rinnovo ponte

La verità, come spesso succede, probabilmente sta nel mezzo: ad oggi il nigeriano non è prossimo alla firma che consentirebbe di prolungare il contratto attualmente in scadenza il 30 giugno 2025 ma neanche vicino ad accettare la corte di qualche altra squadra: anche perché, finora, di fatto offerte degne dei parametri economici fissati da Aurelio De Laurentiis non ne sono arrivate. Insomma, per il momento nessuno ha messo sul piatto i 150 milioni pretesi dal patron e lo stesso attaccante pare ben disposto a restare nel capoluogo campano per vivere la sfida forse più difficile: confermarsi, se non addirittura migliorarsi. Il problema è che tra il dire e il fare, in questi casi, ci sono di mezzo tutte le possibili variabili che il calciomercato propone con una rapidità disarmante, ribaltando nel giro di poche ore quanto sembrava ormai appurato e scontato. Nel caso di Osimhen, in ballo c'è una permanenza per la prossima stagione, quella in cui gli azzurri dovranno difendere in tricolore, che di tanto in tanto torna a complicarsi. Il tutto nonostante l'ultima idea di De Laurentiis: una sorta di rinnovo ponte con l'apposizione di una clausola rescissoria valida a partire dall'anno prossimo, quello in cui verosimilmente si consumerebbe un addio forse a quel punto quasi fisiologico. L'eventuale cessione in questa sessione di mercato sarebbe invece vissuta in maniera più traumatica da una piazza che a poche settimane dalla festa scudetto ha assistito a diverse partenze di lusso: da quella dell'allenatore del trionfo Luciano Spalletti a quella imminente del miglior difensore della squadra e forse dell'intero campionato scorso Kim Min-Jae, arrivando fino al passaggio dall'acerrima rivale Juventus di Cristiano Giuntoli, l'uomo che ha di fatto allestito la squadra che ha dominato lo scorso torneo. Ipotizzare uno smantellamento del progetto, alla luce delle ambizioni sempre crescenti di De Laurentiis, sarebbe eccessivo, ma di certo perdere per strada anche Osimhen, la punta di diamante degli azzurri, lancerebbe un segnale preoccupante ancora prima di conoscere il nome del possibile erede.

Intrigo Mbappé-PSG-Osimhen

Al momento clausole rescissorie non ce ne sono, ma di certo un'eventuale offerta choc non sarebbe rifiutata da ADL, che al primo posto continua a mettere la salute delle casse del suo club. Il punto è che, per il momento, non esistono società disposte a coprire la cifra chiesta dal patron se si esclude la ricca e smodata Arabia Saudita: una meta che però non attrae Osimhen, che vuole restare in Europa per dare l'assalto alla Champions League. La vera preferenza del nigeriano va alla Premier, dal cui fronte però per il momento tutto tace: un piccolo sondaggio è stato fatto solo dal Chelsea, che però la prossima stagione non disputerà la tanto desiderata competizione continentale più prestigiosa. Anche per questo motivo il numero 9 azzurro negli ultimi giorni ha aperto all'ormai famoso rinnovo ponte che gli consentirebbe di restare nel club dove si è consacrato a livelli altissimi e dove, a maggior ragione dopo lo scudetto, è iper coccolato: una permanenza felicissima, per giunta con la prospettiva tra un anno di partire verso mete sulla carta ancora più ambiziose. Al momento questo sembra lo scenario più plausibile, ma l'improvvisa esplosione del caso Kylian Mbappé in seno al Paris Saint-Germain rischia di sparigliare ancora le carte. Dopo una lunga fase di incertezza il classe '98 è uscito finalmente allo scoperto, dichiarando di non voler rinnovare il contratto che attualmente lo lega al club francese fino al 30 giugno 2024, con il serio rischio quindi di diventare un parametro zero di lusso nel giro di pochi mesi. Uno scenario che ovviamente non va giù al PSG, che conta ancora di convincere Mbappé a firmare a stretto giro di posta per scongiurare il peggio: firma che o arriva entro un paio di settimane oppure mai. A quel punto Nasser Al-Khelaifi o confermerà in rosa il proprio bomber o, in caso di immediata cessione, con il Real Madrid in pole position, avrà tra le mani una corposissima somma da reinvestire subito per regalare un nuovo attaccante di tutto rispetto a Luis Enrique. Proprio quel Luis Enrique che a lungo sembrava il favorito per raccogliere l'eredità di Spalletti. Poi, a detta di De Laurentiis, la trattativa è naufragata quasi sul nascere a causa della voglia dell'allenatore spagnolo di approdare nella ricchissima Premier League: il PSG in effetti è un club facoltoso, ma milita in Ligue 1. Dettagli che poco contano in questo momento in cui proprio da Parigi potrebbe arrivare un'altra cattiva notizia, dopo l'inserimento di fatto vincente per Luis Enrique. In caso di addio di Mbappé infatti Al-Khelaifi ha intenzione di piombare su Osimhen con la famosa offerta monstre alla quale De Laurentiis non direbbe di no: specialmente a inizio sessione di mercato e con tutto il tempo per andare a caccia di un degno sostituto del nigeriano. Il discorso sarebbe già leggermente diverso qualora gli appetiti del PSG si svegliassero nella seconda parte di luglio, quando la preparazione delle squadre sarà ormai entrata nel vivo: a maggior ragione quella di un Napoli che sarà chiamato a partire subito bene anche per sfruttare lo slancio di una prima parte di calendario all'apparenza agevole. In quella fase verosimilmente il telefono di De Laurentiis resterà spento anche al cospetto di un'offerta monstre che rischierebbe di privare Rudi Garcia del suo bomber proprio a ridosso dell'inizio del campionato: con la beffa di vederlo migrare alla corte di Luis Enrique, l'allenatore dei sogni di ADL prima della virata proprio sul tecnico francese.

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