Napoli-Verona, probabili formazioni e dove vederla. Conte 'saluta' Kvaratskhelia

In conferenza stampa, il tecnico azzurro ufficializza la crisi con il georgiano, che ha chiesto la cessione: "E' stato un fulmine a ciel sereno, ma dobbiamo restare concentrati sul campo"

di Redazione Sport
11 gennaio 2025
Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Napoli, 11 gennaio 2025 - Proprio come il girone di andata, anche quello di ritorno si apre mettendo il Napoli di fronte all'Hellas Verona, ma nel frattempoall'ombra del Vesuvio è cambiato il mondo. Proprio quella scoppola all'esordio al Bentegodi si sarebbe rivelata l'inizio della cavalcata vincente degli azzurri che oggi, al netto degli asterischi ancora pendenti, guidano la classifica candidandosi con sempre più convinzione come favorita per lo scudetto. Le nubi però non mancano ad ammorbare l'atmosfera alla vigilia della gara in programma al Maradona alle 20.45 di domenica 12 gennaio: Khvicha Kvaratskhelia è ormai un separato in casa, in attesa di un addio confermato nella conferenza stampa della vigilia da Antonio Conte. Non senza delusione e strascichi polemici, nonostante l'investitura ormai totale per David Neres in quella zona del campo.  

Le probabili formazioni

  Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. Allenatore: Conte Hellas Verona (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Lazovic, Belahyane, Duda, Bradaric; Suslov; Tengstedt, Sarr. Allenatore: Zanetti

Orario e dove vedere Napoli-Hellas Verona in tv e streaming

  Napoli-Hellas Verona (fischio d'inizio alle 20.45) sarà trasmessa in diretta da Dazn, la cui app è disponibile anche sulle console di gioco PlayStation e Xbox, su TimVision Box, Amazon Fire TV Stick e Google Chromecast. Chi è in possesso anche di un abbonamento a Sky potrà attivare l'opzione 'Zona Dazn' e vedere la partita tramite decoder satellitare sul canale 214.

Le dichiarazioni di Conte

  Non solo il discussissimo Kvaratskhelia: il Napoli dovrà fare ancora a meno anche di Alessandro Buongiorno e Mathias Olivera, che sembrava recuperabile in tempi record prima del dietrofront delle ultime ore che quindi darà una chance dall'inizio a Leonardo Spinazzola, un altro che fino a qualche settimana fa sembrava in bilico. Impossibile però, appunto, dimenticare quanto sta accadendo intorno al georgiano, cercato dal Paris Saint-Germain ma, soprattutto, desideroso di andarsene: parola di un Conte che in conferenza stampa non ha nascosto la sua delusione. "Non mi sono mai sottratto a domande scomode e se parlo dico la verità, non le bugie. Parliamo di un calciatore importante che già quest'estate aveva vacillato. All'epoca avevamo avuto già delle cessioni e io volevo delle certezze tecniche. Oltre al lavoro serve qualità e io al momento della firma ho preteso la conferma di determinati giocatori: tra essi c'era anche Kvara, che già aveva chiesto la cessione e non è stato l'unico a farlo. Noi andiamo avanti, ma ci si dimentica facilmente del lavoro che ho dovuto fare per convincere molti giocatori a restare in un momento in cui in tanti volevano prendere altre strade: oggi questi giocatori sono contenti di essere rimasti e di far parte di questo progetto". Evidentemente, la bacchetta magica di Conte non ha funzionato per Kvaratskhelia, il tema del momento che merita tanti approfondimenti. "Ha chiesto senza giri di parole di essere ceduto: mi è stato detto questo, anche dallo stesso giocatore. Personalmente, sento tanta delusione perché sono stato sei mesi a provare a farlo sentire al centro del progetto e incentivandolo anche a rinnovare con il club, e poi siamo punto e a capo. Provo molta delusione: le cose le prendo di petto - continua Conte - e non sono stato così incisivo a far avvicinare le parti. Ora però devo fare un passo indietro, perché non si può trattenere con le catene chi vuole andare via. L'ho provato a fare per sei mesi e quindi ora mi fermo, lasciando la questione a Kvara, al suo entourage e alla società. E' stato un fulmine a ciel sereno e mai vorrei che un giorno un giocatore mi rinfacciasse qualcosa per un mio veto. Ho provato fin dall'estate a convincerlo sulla bontà del progetto ma non ci sono riuscito. Quindi, ovviamente, non è disponibile per domani. Vedremo cosa accadrà, ma intanto perdiamo un giocatore importante". Già, in effetti il Napoli, nel bel mezzo della tempesta Kvaratskhelia, è chiamato ad aprire al meglio il girone di ritorno con una partita solo sulla carta agevole ma, ora più che mai, ricca di insidie. "Ho sempre detto che questo mese è terribile. Tanti giocatori hanno la valigia in mano e tenerli concentrati non è facile. Ci attende una squadra che nelle ultime 4 partite ha fatto 7 punti e che all'andata ci ha segnato 3 gol: è una formazione fisica che sarà molto complicata da affrontare". Eppure, la voragine eventualmente lasciata da Kvaratskhelia obbligherà il Napoli a pensare anche al mercato. "E' una cosa troppo fresca, un fulmine a ciel sereno. Io devo concentrarmi sul Verona e trasferire questa cosa ai ragazzi. Non contano le cessioni o gli acquisti, ma solo la partita e, in generale, al momento Kvaratskhelia è ancora un nostro giocatore. La palla passa a lui e al club: io ho fatto fin troppo". Non solo le uscite: il Napoli intanto allunga le rotazioni a centrocampo, da dove è uscito Michael Folorunsho, regalandosi Philip Billing. "Cerchiamo caratteristiche che possano darci un valore aggiunto. Non è facile fare mercato in questa fase, perché le problematiche sono tante. Il nostro compito è restare nelle posizioni alte anche per continuare a essere attraenti per i calciatori e quindi non possiamo fare errori". A cominciare appunto dal delicato match contro il Verona. "Come abbiamo già fatto a Firenze, dovremo essere agguerriti nonostante le assenze. Abbiamo rispetto dell'Hellas, ma non paura. Siamo sulla strada giusta del percorso, che non significa che non perderemo mai più, ma che abbiamo capito cosa dobbiamo fare. L'obiettivo è sempre quello: costruire qualcosa di ambizioso e fare in modo che questa piazza non sia più vista come una tappa di passaggio. Qualcosa lo abbiamo già fatto, specialmente se penso alla tabula rasa che avevo trovato a inizio anno".

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