Nicola Di Matteo interessato all'acquisizione dell'Ancona: trattative in corso

L'imprenditore edile Nicola Di Matteo, con un passato nel calcio, mostra interesse per l'acquisizione dell'Ancona.

di GIUSEPPE POLI
29 maggio 2025
Nicola Di Matteo era in trattativa con Marconi: «Non ci ha voluto Recchi»

Nicola Di Matteo era in trattativa con Marconi: «Non ci ha voluto Recchi»

Ci sarebbe un altro potenziale acquirente per l’Ancona, che corrisponde al nome di Nicola Di Matteo, imprenditore edile originario del Casertano ma da tanti anni operativo in Emilia Romagna, inizialmente a Modena dove ha cominciato a lavorare come carpentiere a sedici anni. Oggi abita a Rubiera. Di Matteo la scorsa estate è stato patron del Chieti per una settimana, in precedenza presidente del Grosseto, del Teramo e dell’Imolese, l’anno scorso s’era avvicinato anche alla Fermana. Il contatto con l’Ancona corrisponde al nome di Giulio Mongardi, ottantenne con un passato nel calcio, "ho portato in C2 il Faenza con Minardi (quello della scuderia di Formula 1, ndr), nei primi anni Novanta sono stato consulente di Corvetta portando il Ravenna dalla C2 alla B", consulente che opera per conto di Di Matteo, interessato all’Ancona insieme al socio Alessandro Franceschelli, anche lui imprenditore edile, di Imola. "Siamo interessatissimi alla piazza di Ancona, molto esplosiva, sotto certi aspetti, ma il tifo si indirizza con i risultati non con le chiacchiere – racconta Mongardi –. Già dallo scorso mese di ottobre avevamo cominciato a trattare con Stefano Marconi, ma la trattativa non ha portato a nessun risultato, non ci hanno aiutato ad entrare in società, abbiamo trovato l’opposizione di Antonio Recchi. La scorsa settimana abbiamo mandato una manifestazione d’interesse che doveva essere esaminata venerdì durante il direttivo ma in quell’occasione il gruppo Marconi s’è dimesso. Così ho parlato con Manciola che però mi ha detto di avere già altri interlocutori". Dunque? "Vorremmo incontrarci con Polci, con il sindaco. Di Matteo è un imprenditore edile originario della zona di Caserta, ha 72 anni, ha cominciato facendo il muratore, oggi ha un patrimonio personale di svariati milioni di euro tra diversi centri commerciali e uffici. A Teramo ha fatto il vicepresidente, è stato anche ad Avellino, a Mantova, nel calcio c’è da un pezzo. Perché Ancona? Perché è una piazza che ha grandi possibilità, anche per le strutture da realizzare. Ad Ancona non si può venire per fare calcio e basta, bisogna venire per vincere, e noi siamo già strutturati per farlo. Di Matteo e Franceschelli per la prossima stagione sarebbero pronti a mettere un milione di euro". g.p.

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