Strefezza stende il Parma: il Como da record mette la quinta

Gli uomini di Fabregas centrano il quinto successo di fila (primato in Serie A per il club lariano) grazie alla rete segnata a 11 minuti dalla fine dal brasiliano

di MATTEO AIROLDI
3 maggio 2025
Gabriel Strefezza festeggia la rete in Parma-Como (Ansa)

Gabriel Strefezza festeggia la rete in Parma-Como (Ansa)

Parma, 3 maggio 2025 – Con la salvezza di fatto già in tasca, il Como mette la quinta (vittoria di fila) e sbanca anche il Tardini di Parma: ai lariani, per centrare un successo da record (il Como non aveva mai ottenuto cinque vittorie consecutive in A), è bastata la rete del neoentrato Stefezza che, a 11’ dalla fine, ha raccolto la sponda di Douvikas e di sinistro ha trafitto Suzuki. Perde invece la possibilità di blindare la permanenza nel massimo campionato il Parma, a cui restano davvero tanti rimpianti: dopo un primo tempo comandato dagli ospiti (71% di possesso palla per i ragazzi di Fabregas nei 45’) e chiuso dalle palle gol capitate a Kempf da una parte e a Pellegrino dall’altra, i ducali hanno infatti alzato i giri del motore e nella ripresa hanno creato un importante mole di occasioni colpendo anche una traversa sempre con Pellegrino. La mancanza di concretezza sottoporta è però costata molto casa ai crociati a 11’ dalla fine quando Strefezza ha risolto la contesa su sponda dell’altro neoentrato Douvikas. A nulla è poi servito il forcing finale della squadra di Chivu che in pieno recupero è nuovamente arrivata a un passo dal gol con Man (a dir poco clamorosa la seconda opportunità spedita sopra la traversa a porta di fatto sguarnita).  

Kempf e Pellegrino sfiorano il gol

Il Como resta fedele al suo DNA di gioco e parte forte creando la prima opportunità dopo appena 1’ con Cutrone che viene lanciato in profondità e da posizione leggermente defilata sulla sinistra calcia troppo debolmente all’indirizzo di Suzuki. Un primo segnale lanciato a un Parma che sul piano del gioco deve assistere a una sorta di monologo dei lariani, i quali per larghi tratti dei primi 45’ gestiscono il pallone con un fitto fraseggio palla a terra (71% di possesso palla nel primo tempo per gli uomini di Fabregas) alla ricerca della giusta imbucata. Gli emiliani riescono però a coprirsi bene non concedendo spazi e ad affidarsi alle ripartenze e ai calci piazzati per cercare di mettere un po’ di pressione agli ospiti. È di leggero fuorigioco la posizione di Caqueret che al 15’, lanciato in profondità, ci riprova trovando sulla sua strada un attento Suzuki, mentre il colpo di tacco al volo di Ikoné, al 29’, è una giocata tanto bella sul piano stilistico quanto imprecisa su quello balistico. Per vedere i veri fuochi d’artificio di un primo tempo intenso e comunque frizzante bisogna però aspettare i minuti finali: al 42’ è il Como a sfiorare il vantaggio sugli sviluppi di un corner con il colpo di testa di Kempf, neutralizzato da Suzuki che si distende in tuffo sulla linea di porta. La replica parmense non tarda comunque ad arrivare: appena 2’ più tardi, infatti, dopo un buono scambio con Ondrejka, Bonny lavora un pallone e lo serve al centro dell’area all’accorrente Pellegrino che, nei pressi del dischetto del rigore, calcia a botta sicura ma non inquadra lo specchio della porta spedendo la sfera sopra la traversa.

La decide Stefezza al 79’

I due tecnici danno fiducia agli undici titolari e si riparte quindi senza cambi ma con un Parma molto più grintoso e determinato rispetto ai primi 45’: i ducali schiacciano infatti sull’acceleratore e in 7’ sfiorano per ben tre volte il gol prima con la conclusione centrale dalla distanza di Ondrejka e successivamente con il cross insidioso di Hinaut, deviato sul fondo da Perrone che rischia l’autorete, e il colpo di testa di Pellegrino che al 52’ colpisce la traversa. Campanelli d’allarme che Fabregas non ignora attingendo al 56’ dalla panchina per inserire Douvikas al posto di Cutrone con l’obiettivo di ritrovare brillantezza in attacco. Pur in evidente difficoltà, il Como riesce comunque a resistere e a riprendere il controllo del possesso palla, alzando il baricentro. Al 70’ i lariani si rivedono così dalle parti di Suzuki con la frustata velenosa dalla distanza di Nico Paz, che il portiere dei crociati alza sopra la traversa con un intervento plastico. A dir poco clamorosa è però la palla gol che Ikoné si divora due minuti più tardi quando, sull’imbucata perfetta di Caqueret, si invola verso Suzuki, lo salta ma calcia sull’esterno della rete. Chivu prova allora a correre ai ripari inserendo Camara e Benedyczak passando di fatto alla difesa a quattro in fase di non possesso. La risposta di Fabregas è l’innesto di Strefezza che, dopo un contropiede sprecato dagli emiliani (eccesso di altruismo di Valeri), punisce il Parma insaccando con il mancino la perfetta sponda di Douvikas. Una doccia gelata per il Parma che dopo il gol subito perde velocità e fluidità di manovra ma nel recupero riesce comunque ad andare all’arrembaggio e a creare con il neoentrato Man almeno tre occasioni da rete nitide (clamorosa la seconda: un tiro dal centro dell’area che, a porta sguarnita, finisce) senza però sfuttarle. Il tabellino: Parma (3-4-2-1): Suzuki; Delprato, Leoni, Valenti; Hainault (dal 73’ Camara), Keita, Sohm (dall’85’ Man), Valeri; Ondrejka, Bonny (dall’85’ Djuric); Pellegrino (dal 74’ Benedyczak). All. Chivu Como (4-3-3): Butez; Vojvoda (dall’84’ Van der Brempt), Goldaniga, Kempf, Moreno; Caqueret (dall’83’ Engelhardt), Perrone, Da Cunha (dal 74’ Strefezza); Nico Paz, Cutrone (dal 56’ Douvikas), Ikone (dall’84’ Fadera). All. Fabregas Marcatori: Strefezza (Como 79’). Note – Ammonizioni: Kempf (Como), Hainaut (Parma).

 

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