Parma-Napoli, probabili formazioni e dove vederla. Conte con il dubbio McTominay
Il tecnico azzurro presenta il match del Tardini e lo fa annunciando anche i problemi dello scozzese: "Troveremo comunque una soluzione. Ma l'importante sarà il gruppo per provare a scrivere la storia"

Scott McTominay (Ansa)
Napoli, 17 maggio 2025 - Il momento della verità del campionato è alle porte e chissà che non arrivi già nell'attesissima giornata 37, da vivere quasi tutta in contemporanea: anche il Napoli giocherà domenica 18 maggio alle 20.45 e lo farà in casa del Parma, mentre l'Inter ospiterà la Lazio.
Le probabili formazioni
Parma (3-5-2): Suzuki; Delprato, Leoni, Balogh; Hainaut, Hernani, Keita, Sohm, Valeri; Pellegrino, Bonny. Allenatore: Chivu Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Lukaku, Raspadori. Allenatore: Conte
Orario e dove vedere Parma-Napoli in tv e streaming
Parma-Napoli (fischio d'inizio alle 20.45) sarà trasmessa in diretta tv da DAZN, la cui app è disponibile anche sulle console PlayStation e XBox e sui dispositivi TIMVISION Box, Amazon Firestick e Google Chromecast. Chi è abbonato sia a DAZN che a Sky, inoltre, attivando 'Zona DAZN' potrà vedere il match in tv su DAZN 1 (canale numero 214 di Sky).
Le dichiarazioni di Conte alla vigilia
Il pareggio interno con il Genoa, con tanto di rimonta incassata due volte, ha un po' spento gli entusiasmi in casa Napoli, ma lo scudetto resta molto vicino e potrebbe arrivare già domani sera in caso di vittoria al Tardini e contemporanea sconfitta dell'Inter contro la Lazio:un dato di fatto che ha reso la settimana molto particolare e tutt'altro che ordinaria, come affermato a chiare lettere da Antonio Conte nella conferenza stampa della vigilia della delicata trasferta del Tardini. "Siamo arrivati alla fine della stagione con la fortuna di giocarci qualcosa di importante grazie ai nostri meriti. Il nostro obiettivo l'abbiamo già raggiunto: tornare in Champions League, togliendo un posto a chi l'anno scorso ci aveva distanziato di molti punti. Ora resta da vedere quanto fastidio vogliamo dare". Il tutto provando a non incappare nel proverbiale braccino del tennista. "Sono pressioni e stress che ci siamo meritati. Non possiamo dire che sia tutto normale: solo chi non si è mai giocato niente può pensare che non ci sia coinvolgimento emotivo e passionale. C'è un po' di tutto e dovremo essere bravi a gestire. Non voglio parlare di preoccupazione. C'è l'imponderabile, come abbiamo visto contro il Genoa con una serie di coincidenze sfortunate, ma questo fattore potrebbe anche girare a nostro favore". Il 2-2 contro i rossoblù, al di là di come finirà la contesa con l'Inter, dà ancora molto fastidio a Conte e all'intero pianeta Napoli. "Ho rivisto la partita e confermo che l'abbiamo dominata in lungo e in largo. Ma il calcio non è matematica e, come dicevo, c'è l'imponderabile. Questo però fa parte del passato, anche se una vittoria avrebbe significato tanto a differenza del pari. Ora il presente è il Parma e dobbiamo affrontarlo con tutte le nostre forze per avere la meglio di una squadra in ottima salute e che si gioca la salvezza, oltre ad aver stoppato l'Inter e battuto la Juventus". Insomma, la pratica ducale si preannuncia complicata: a maggior ragione per le condizioni fisiche da valutare di elementi cardine come Scott McTominay e David Neres. "McTominay ha avuto qualche problemino, ma come sempre troveremo la soluzione anche grazie a un gruppo fidato, che ha superato difficoltà importanti. Neres - continua Conte - ha recuperato: la settimana scorsa si era allenato mezza volta con noi e aveva un'autonomia di massimo una decina di minuti, mentre ora è pronto a dare di più anche se di certo non ancora da titolare".
Verso Parma
Insomma, il pareggio con il Genoa ha lasciato scorie nella testa ma anche nel fisico degli azzurri, che domani sera dovranno vedersela con una squadra ostica nonostante una salvezza ancora tutta da conquistare. "Sono ancora in lotta, come dice la classifica, e quando è così tiri fuori le unghie, ti si allungano i denti: quindi troveremo una squadra combattiva che darà tutto per ottenere un risultato buono a salvarsi". Da una parte le ambizioni dei ducali, ma dall'altra i sogni degli azzurri, chiamati a fornire una pronta replica dopo una frenata inattesa: da tastare ci sarà il polso di un gruppo che finora è sempre uscito dalla grande dai momenti difficili. "I ragazzi sanno che stanno giocando per un obiettivo non preventivabile, differente rispetto ai grandi club, per i quali uno scudetto in più o uno in meno non cambia la vita: per una piazza come la nostra invece sarebbe un risultato storico. Basti pensare che due anni fa non lo vinceva da oltre 30 anni, dai tempi di Diego Armando Maradona, e si sa in questi casi quante differenze ci siano". Conte allude anche all'approccio al possibile trionfo. "Chi vi è abituato vive più serenamente insieme a tutto l'ambiente: al contrario subentrano ansia e tensione, che noi dovremo tenere a bada. I ragazzi sanno cosa significa vincere qui: l'abbiamo visto tutti, io per primo, cos'è successo due anni fa, senza voler tornare agli scudetti precedentu. Riuscire a vincere qui significa avere la fortuna e la bravura di entrare nella storia anche della città". Da qui, a quanto pare, la massima cura di una vigilia tutta particolare anche per la contemporaneità delle partite. "Alla fine tutti ci aggiorneremo, ma il risultato delle due squadre non potrà condizionare l'altra: ognuna dovrà pensare a fare il suo per vincere, come dovremo fare noi. Noi sentiamo la responsabilità, forse fin troppo. Io penso di avere le spalle larghe per gestire simili situazioni, ma non posso negare che qui c'è un carico che altrove non c'è. Da parte nostra c'è voglia di ripagare l'affetto che abbiamo ricevuto, ma non dimentichiamo che una bella fetta di torta è già stata servita: siamo tornati in Champions League con quattro giornate di anticipo e sappiamo che questo traguardo è vitale per il club, oltre a partecipare alla prossima Supercoppa. Abbiamo rivitalizzato la rosa dell'anno scorso, che aveva perso tanto, e ricreato euforia ed entusiasmo, riportando sempre il Maradona in sold out. Adesso c'è da mettere la ciliegina, quella buona a essere ricordati per sempre in questa città".
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