Parola di Vincenzo Guerini. "Al ripescaggio in C credo poco. La scelta del campo da baseball?. Sbagliata, non è ancora pronto»
Il presidente e direttore tecnico dell’Ancona non le manda a dire: "In 31 anni il problema non è stato risolto"

Il presidente e direttore tecnico dell’Ancona non le manda a dire: "In 31 anni il problema non è stato risolto"
Vincenzo Guerini, che Ancona è stata quella di Sora? "Abbiamo giocato male, principalmente perché abbiamo affrontato la partita con sufficienza. Loro ci hanno aggredito e non ci hanno fatto giocare, ma è vero anche che noi siamo una squadra tecnica, che cerca sempre di giocare, palla a terra, con i fraseggi, e quando il campo è in quelle condizioni non si può. Ma giochiamo in D, lo sappiamo e dobbiamo cercare di adattarsi. Un pareggio preso per i capelli, anche se loro non hanno avuto chissà quante occasioni. Certo, noi abbiamo giocato meglio in molte altre circostanze". Di positivo, però, c’è quella reazione finale. "Frutto del fatto che i ragazzi hanno capito che l’avevano affrontata male, la squadra ha carattere e personalità per reagire, anche se eravamo rimasti in dieci. Battistini è stato molto bravo, non era facilissimo per lui, visto che era tanto tempo che non giocava così a lungo, un gol che è un segnale importante". Ora il Teramo, che all’andata vi ha messo molto in difficoltà. "Era la sesta di campionato, l’Ancona era ancora in fase di costruzione, giocavamo una partita sì e una no, e abbiamo trovato un Teramo galvanizzato. Ma è una delle candidate alla promozione, c’era da aspettarselo che facesse un campionato di livello. Noi però siamo cresciuti". L’Ancona, però, rischia qualche assenza… "Alluci è a letto, Martiniello s’è allenato poco, Rovinelli è acciaccato, abbiamo anche questo tipo di problemi. Merito della partita di Sora, dove la squadra ha fatto la doccia con l’acqua fredda. Alluci s’è beccato 40 di febbre, difficile che recuperi". Mancano dodici partite: il secondo posto è un obiettivo raggiungibile? "Giochiamo tutti per vincere, sempre. Ma al ripescaggio ci credo poco, credo che i ragazzi debbano dare il massimo per un motivo semplice: il mio sogno è quello di costruire una squadra ancora più forte, l’anno prossimo, e vorrei che loro, se ci tengono a rimanere, dimostrino di essere all’altezza". Questione campo: soddisfatto della scelta di quello da baseball? "No, non sono soddisfatto. Ringrazio del fatto che ci danno un posto, probabilmente per l’inizio della prossima stagione forse saranno pronti gli spogliatoi. Ma il campo non sarà pronto per niente, quello va rifatto da capo. E chi tira fuori i soldi? Trentuno anni fa sono andato via e non avevamo un campo, adesso è lo stesso, questa è la realtà. Mi dispiace dirlo. Ringrazio dell’opportunità, ma quel campo non è pronto, e non è secondario per una squadra di calcio. Dovremo continuare a fare l’elemosina in giro". Quanto alla società, aveva detto che avrebbe voluto risposte per la primavera. A che punto siete? "Il rapporto è ottimale, la società c’è stata molto vicino, se c’è una cosa che sta funzionando quest’anno è la società, non ci ha fatto mancare niente. Marconi, che è il nostro punto di riferimento, dal punto di vista di crescita societaria è ambizioso come noi. La pensiamo alla stessa maniera, e abbiamo tempo per crescere. E farlo per restare in serie D non avrebbe molto senso". Giuseppe Poli
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