Perucchini: "Ancona, testa alla Recanatese". E su Colavitto: "Con lui tutti concentrati"
L’esperto portiere in vista di sabato: "Melchiorri e Sbaffo giocatori importanti. Noi abbiamo grandi qualità e margini di miglioramento"

Perucchini: "Ancona, testa alla Recanatese". E su Colavitto: "Con lui tutti concentrati"
di Gianmarco Minossi
Archiviata a fatica la sconfitta di Sassari contro la Torres, per l’Ancona è già tempo di voltare pagina e di concentrarsi subito sul derby di sabato, quando al Del Conero arriverà la Recanatese, quinta in classifica e tra le sorprese di questo torneo: a raccontare l’umore che si respira in casa biancorossa è il portiere Filippo Perucchini.
Perucchini, a Sassari si è interrotta la vostra piccola serie positiva.
"Come tutte le sconfitte chiaramente brucia, ma va azzerata e analizzata bene guardando gli aspetti migliori, perché nel primo tempo abbiamo fatto buone cose. Venivamo da una striscia positiva, dispiace molto averla interrotta, con un pizzico di attenzione in più potevamo proseguirla, ma ormai fa parte del passato: ora dobbiamo concentrarci sulla Recanatese".
Cos’è cambiato con il passaggio dalla difesa da tre a quattro?
"Nulla, credo sia una questione di adattamento, non di affiatamento, serve tempo per affinare certi meccanismi. Se guardiamo a queste ultime tre partite, tolti gli ultimi venti minuti col Perugia, non ricordo grandi sofferenze, così come domenica scorsa. A livello generale la squadra non è mai andata in affanno, anzi: dietro si è sempre fatto un grande lavoro, è normale che una volta che cambi modulo ci sia da affinare qualcosa".
Sabato arriverà la Recanatese, a sorpresa quinta in classifica.
"E’ una squadra che sta facendo un campionato importante, ha mantenuto la stessa ossatura dell’anno scorso, con dei giocatori che conosciamo bene. Dovremo entrare in campo con quella fame di prenderci i tre punti per riscattare una sconfitta bruciante, ma il calcio ti da sempre un’altra possibilità per riscattarti. Affronteremo la partita con grande rispetto e umiltà".
A proposito di giocatori che conoscete bene, sabato ritroverete Melchiorri.
"E’ un giocatore importante, lo abbiamo visto anche qui, così come Sbaffo. Conosciamo il valore di Federico, ma in tutte le partite troviamo giocatori forti: dovremo essere sempre sul pezzo".
Di fronte troverai un collega tra i più interessanti della categoria.
"Meli lo conosco bene, abbiamo giocato insieme a Empoli: già a quei tempi si vedeva che era un ragazzo di qualità e che aveva voglia di apprendere. Sono contento per lui, perché si merita tutto questo come portiere, ma soprattutto come ragazzo. Sono felice di vederlo sabato, ma spero di rifilargli una delusione sportiva (sorride, ndr)".
Ti aspettavi di trovare una Recanatese sopra di cinque punti in classifica rispetto a voi?
"In quattordicianni di professionismo ne ho viste tante, non mi sorprende la posizione che stanno occupando. La classifica inizio a guardarla più avanti, ora dobbiamo pensare soltanto a noi stessi: credo che questa squadra abbia delle grandi qualità, ma soprattutto dei grandi margini di miglioramento. Qualche punto per strada lo abbiamo lasciato, è il momento di recuperarli, con la consapevolezza che possiamo disputare partite importanti contro chiunque".
Com’è stato ritrovare Colavitto?
"Quando c’è un cambio di allenatore è sempre una sconfitta per tutti, vuol dire che qualcosa non stava girando nel verso giusto. Chi c’era l’anno scorso lo conosceva già molto bene, ma anche i ragazzi nuovi hanno dimostrato una grande voglia di applicarsi sul campo e di assimilare i suoi concetti: ho visto tutti molto concentrati in campo nel voler accelerare il percorso di crescita".
A livello fisico come ti senti?
"Ho un problema con cui sto convivendo: mi tocca lavorare un po’ di più in palestra e fare qualche esercizio di potenziamento, ma in linea di massima è tutto apposto".
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