Pesaresi, il cuore diviso a metà: "L’Ancona avrà più pressione"
Emanuele, biancorosso doc: "Seguo la Recanatese per mio figlio. A livello mentale i dorici rischiano"

Emanuele Pesaresi, ex giocatore dell’Ancona
Emanuele Pesaresi, anconetano doc ed ex biancorosso che ha vestito anche la maglia della Sampdoria, della Lazio e del Benfica, ma anche in panchina con Pagliari nelle scorse stagioni, seguirà il derby di domenica tra Recanatese e Ancona con particolare attenzione, anche perché il figlio è uno degli under a disposizione di mister Bilò.
Emanuele Pesaresi, che derby sarà?
"Le ultime partite di campionato tra Recanatese e Ancona al Tubaldi sono sempre andate in favore della Recanatese, sempre con nette vittorie. Ma quest’anno si gioca in serie D, mi aspetto una partita diversa, con interpreti di livello differente, naturalmente. Ma una buona partita da entrambe le parti, perché sono due squadre che hanno qualità".
Che momento sta attraversando la Recanatese dopo il ko di Fossombrone?
"Non conosco i dettagli, seguo la Recanatese per mio figlio, e l’ultima partita non è andata benissimo sotto il profilo del risultato. Sembrava che si fossero tirati fuori dalla mischia, invece sono a 2 punti dalla zona playout. Una gara molto più rischiosa per la squadra di Bilò che per quella di Gadda".
Eppure era partita per fare un campionato diverso.
"Certamente, è chiaro che all’inizio c’era una coppia di attaccanti come Melchiorri e Sbaffo, tutto ruotava intorno a loro. Poi si sono fatti male, e gli allenatori Filippi e Bilò non hanno mai avuto a disposizione queste due pedine. Poi Sbaffo se n’è andato, ma con la Recanatese quest’anno ha fatto poco".
Cosa pensa del momento dell’Ancona? "Domenica ha perso una partita su una distrazione clamorosa su calcio piazzato. E’ sempre difficile giocare con quella maglia, magari ci sono giocatori che hanno poca personalità e che non riescono a trovare il filo conduttore che li possa portare a fare qualcosa di importante".
Mancanza di stimoli a causa di un torneo dalla formula discutibile?
"Già per il fatto di vestire una casacca così prestigiosa lo stimolo dovrebbe venire da sé. Basta giocare in quello stadio, a livello di quello di Ancona c’è solo quello di San Benedetto. Lo stimolo devi averlo per forza: sei seguito, hai una storia alle spalle, una società solida".
Cosa sarà decisivo domenica? "L’aspetto mentale. A livello emotivo l’Ancona ha più pressione anche se gioca fuori casa, la gente verrà come sempre a sostenerla e venendo da una brutta sconfitta casalinga qualche pressione ce l’avrà. La Recanatese cerca punti per salvarsi, mentalmente starà meglio dell’Ancona".
Quanto può pesare l’assenza di Alluci? "Una perdita importante, un giocatore che ha personalità, che ha fatto vedere le sue qualità, che ha peso in questa squadra. Ma l’Ancona è comunque una buona squadra, l’ho vista diverse volte, Gadda sta facendo un ottimo lavoro, così come tutta la società, nonostante sia partita in ritardo. Non a caso è quinta".
Giuseppe Poli
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