Il re dell’Arena. Il 3 novembre 1999 addio a Romeo. Il ricordo del presidentissimo
Romeo Anconetani è stato un simbolo di passione, dedizione e amore per la sua città. La sua eredità continua a ispirare i tifosi pisani. Sotto la sua guida, il Pisa ritrovò la Serie A, vinse due Mitropa Cup e arrivò fino alla semifinale della Coppa Italia.
Il 3 novembre 1999 si spense Romeo Anconetani, "presidentissimo" del Pisa che fu, dal 1978 al 1994. Una vera e propria era con la sua guida nella quale il calcio nerazzurro ha avuto la sua migliore declinazione nel calcio italiano, partecipando anche a 6 campionato di Serie A. Ad Anconetani è stata dedicata persino l’Arena Garibaldi, lo stadio che ha assistito ai suoi riti scaramantici, come l’insolito gesto di spargere sale prima di ogni calcio d’inizio, alle sue gioie e alle sue numerose arrabbiature quando le cose non andavano per il verso giusto. Romeo Anconetani non è stato solo un presidente di calcio; è stato un simbolo di passione, dedizione e amore per la sua città. Ha trascorso l’ultima parte della sua vita nel tentativo di portare il Pisa ad alti livelli, e il suo impegno è stato ripagato.
Ma Romeo Anconetani è stato molto di più. Inventò la figura del procuratore sportivo e fu soprannominato ‘mister 5%’. Anche la società nerazzurra ha voluto ricordarlo attraverso un post sui propri canali ufficiali.
"Come ogni anno, in questo giorno, il nostro pensiero va a Romeo Anconetani che proprio il 3 novembre 1999 ci lasciò, portando con sé la grande avventura vissuta al comando del nostro sodalizio - ha scritto il Pisa Sporting Club in una nota condivisa -. Ancora una volta rivolgiamo un pensiero affettuoso a lui e a quel periodo contraddistinto da gioie e dolori, trionfi e delusioni, sogni e disillusioni; un periodo comunque irripetibile e stampato nella mente e nei cuori di ogni tifoso".
Lo spirito di Romeo Anconetani e la sua eredità continuano a ispirare la generazione di tifosi pisani che non ha avuto il privilegio di vederlo in azione. Sotto la guidadel grande Romeno, il Pisa ritrovò la serie A, fece l’altalena con la B, vinse due Mitropa Cup e arrovò fino alla semifinale della Coppa Italia dove si arrese solo al Napoli di Maradona e Careca.
Michele Bufalino
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