La profezia di Inzaghi e un Pisa pazzesco. In dieci uomini domata anche la Salernitana

L’espulsione di Marin condiziona il match, ma Moreo suona la carica e segna. Gran risposta allo Spezia e il Sassuolo torna nella mischia

di SAVERIO BARGAGNA
27 gennaio 2025
Simone Canestrelli, 24 anni, festeggia sotto la Curva Nord al termine della partita (foto Masotti per Valtriani)

Simone Canestrelli, 24 anni, festeggia sotto la Curva Nord al termine della partita (foto Masotti per Valtriani)

Vuoi più bene a mamma o a papà? E’ più importante la vittoria con il Sassuolo, quella con la Carrarese o quest’ultima con la Salernitana? Nell’eterna incertezza – al netto di un banalissimo pragmatismo matematico che ci farebbe dire che "tre punti" sono sempre tali da ogni lato – proviamo a sparigliare le carte: il successo di ieri con i campani vale triplo. Uno: ricaccia indietro l’urlo dello Spezia che vincendo con il Sassuolo aveva caricato sulle spalle di Lind e compagni un macigno terribile anche sotto il profilo psicologico. Secondo: riporta nella mischia, come da profezia di Inzaghi, il Sassuolo che fino a qualche settimana fa pensava di vivere beato il suo primato da qui a maggio. I neroverdi invece ora si trovano a braccetto nel triumvirato di testa. Terzo: giocare in dieci uomini un’intera partita contro un avversario che ha fatto di tutto per portare a casa uno zero a zero non è facile né banale. Per di più, non dimentichiamo, senza due pedine fondamentali nello scacchiere. Parliamo di Tramoni – la cui assenza ci ha fatto scrivere per una settimana intera che esiste un Pisa con lui e un Pisa ’senza’ – a cui si è aggiunto il rosso diretto a Marin dopo un quarto d’ora.

Il Pisa ha così dovuto rivedere i suoi piani. Inzaghi ha inserito Abildgaard e richiamato a sé il giovane Meister che stava disputando i suoi primi minuti all’Arena partendo da titolare. Gran peccato per il ragazzo, per il Pisa e ovviamente anche per Inzaghi che attendeva risposte da un tris a tre torri composto da Lind, Moreo e, appunto, Meister. Per altro il nuovo acquisto, uscendo dal campo, si è messo a incitare i suoi nuovi tifosi facendo capire come già si senta al centro del progetto.

La doccia fredda del rosso a Marin accende gli animi, ma spegne la squadra. Bisogna riorganizzare idee e sentimenti. Per fortuna la truppa di Inzaghi ci mette poco a riprendere la bussola e quando in due vanno a saltare in area di rovesciata (come nei cartoni di Holly e Benjy) si capisce che il Pisa ce la può fare anche stavolta.

La Salernitana, ad onor del vero, non è mai pervenuta. Non si ricorda un’azione vera, figuriamoci un’occasione da gol. Il match è comunque duro, ma nella ripresa il Pisa capisce che può portare a casa l’intera posta. Il gol di Moreo non sarà ricordato come uno dei più belli, ma certamente come uno dei più importanti. Schema da fallo laterale, spizzata e gol da un passo. Sbloccato il risultato il resto è lungo stare in guardia e soffrire in attesa del fischio finale.

Successo determinante sotto ogni aspetto, anche scorrendo il calendario che si fa duro. Venerdì in notturna trasferta a Palermo, non sarà facile. Ma di questo, e degli incroci delle altre del triumvirato, ci sarà tempo per parlarne. Per qualche ora è bello anche godersi il presente. Un presente tutto nerazzurro.

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