L’ANALISI. Così Aquilani adesso si affida ai "dribblomani»

La squadra di Aquilani sta assimilando le richieste tattiche e tecniche, puntando sull'uno contro uno. Tramoni e Esteves hanno dimostrato di essere abili in questo fondamentale, con l'arrivo di Arena l'arco offensivo sarà più pericoloso.

28 ottobre 2023

Gradualmente, con scivoloni fragorosi e dolorosi – la sconfitta a tempo quasi scaduto con il Lecco è soltanto l’ultimo capitolo di questa serie -, la squadra sta digerendo e assimilando le richieste tattiche e le indicazioni tecniche di Alberto Aquilani. Uno dei cardini sui quali si impernia il suo pensiero calcistico è la capacità di incidere nella fase offensiva con l’uno contro uno. Per farlo c’è bisogno di elementi particolarmente abili in questo fondamentale: fino alla sosta per le nazionali archiviata una settimana fa il tecnico romano ha avuto pochissime risorse per tradurre in pratica questa richiesta, finendo molto spesso per appiattirsi su un palleggio preciso ma poco efficace. Contro Cittadella e Lecco, nonostante un terreno decisamente poco favorevole alle invenzioni dei calciatori più estrosi, il Pisa ha potuto affidarsi a due elementi che fanno dell’uno contro uno l’abilità migliore. Nella gara con i veneti Lisandru Tramoni ha messo a referto 3 dribbling riusciti sui 7 tentati, arricchiti dall’assist per il gol di Piccinini. Tomas Esteves ha fatto altrettanto bene nell’uno contro uno e si è tolto anche lo sfizio della gioia personale. Ripetuta da Tramoni tre giorni dopo contro il Lecco, contro i cui giocatori sono arrivati anche 5 dribbling positivi sui 6 tentati. Anche Esteves ha incrementato il tasso di riuscita dell’uno contro uno rispetto alla sfida col Cittadella: 3 dribbling portati a termine sui 5 tetanti. Con il pieno recupero di Alessandro Arena l’arco offensivo nerazzurro potrà contare su una freccia in più e incrementare così la pericolosità nello sviluppo della manovra.

M.A.

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