L’avventura del Pontedera inizia in quel di Legnago
Un avvio inedito per i granata in terra veronese. Il tecnico Agostini carica la squadra: "Orgogliosi di questi ragazzi, quando indossano la maglia pedalano".
Comincia dall’inedita Legnago, in provincia di Verona, il tour del Pontedera, che lo porterà fino alla lontana Campobasso, punti più a nord e a sud in terraferma del girone B di Serie C. E’ la prima di 38 tappe che in 227 giorni (da oggi al 27 aprile 2025) dovranno consentire alla squadra granata di raggiungere uno dei tre obiettivi, concatenati tra loro, che la società si è prefissata secondo altrettanti step: salvezza ai play out, salvezza diretta, qualificazione ai play off, traguardo, quest’ultimo, raggiunto negli ultimi due campionati. Già ricordata più volte l’aumentata difficoltà del girone rispetto al torneo scorso, che oltre a conservare piazze di prestigio come Spal, Pescara e Perugia ha visto l’arrivo di Ascoli e Ternana, retrocesse dalla B, e di un ambizioso Campobasso, promosso dalla D, il Pontedera dopo due anni con Massimiliano Canzi parte con un allenatore debuttante in Serie C come Alessandro Agostini. Che ieri mattina, prima della partenza, si è espresso così: "Se devo definire in una parola lo stato d’animo di queste ore, dico che c’è concentrazione. Perché si sa che l’inizio è importante e che le partite sono tutte difficili, ma noi siamo pronti per affrontare questa sfida. Cominciare con un risultato positivo è sempre meglio, però non ci dobbiamo far fuorviare dal discorso se la prima si perde o si vince". "Anche perché – ha ripreso il tecnico - a volte da una sconfitta si tirano fuori cose che difficilmente si possono tirar fuori da una vittoria. Perché se è vero che una vittoria ti fa lavorare bene, al di là del risultato devi sempre individuare qualcosa che ti faccia crescere". Idee chiare anche sulla pericolosità del Legnago: "E’ una squadra tosta, gioca su intensità e ritmi e dobbiamo stare attenti a come ci approcciamo la gara. Non dobbiamo pensare ad essere bravi e belli, altrimenti gli avversari ci fanno male. Bisognerà essere disposti a combattere, a soffrire quando ci sarà da farlo, esattamente come ad Avellino". L’ultimo pensiero è un elogio per il suo gruppo: "Bisogna essere orgogliosi di questi ragazzi, quando indossano questa maglia pedalano. La squadra tutta insieme combatte e si difende con le unghie e con i denti per raggiungere il risultato. Una squadra forte che non sa soffrire non è una squadra forte, una squadra forte sa soffrire e poi quando ha il suo momento sa imporsi, come è stato ad Avellino". Squalificato Maggini, assenti Marrone, Sarpa e Italeng, stasera (inizio alle 18, arbitra Di Loreto di Terni) un probabile 3-5-2 potrebbe vedere Calvani in porta, Cerretti ed Espeche in difesa insieme a uno tra Gagliardi, Guidi e Pretato a contendersi il posto di under rimasto. A centrocampo, con Peretta e Ambrosini ai lati, in mezzo Sala (o van Ransbeeck) e Ianesi ai fianchi di Ladinetti, e in attacco Ragatzu e Corona.
Stefano Lemmi
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