SPEZIA, L’ARMA SEGRETA: LA COESIONE DEL GRUPPO. D’Angelo è un vero maestro . E’ la partita del tutto per tutto
Dove non sono arrivati con la tecnica, con gli schemi, con la qualità, sono arrivati con il cuore e la...

i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore
Dove non sono arrivati con la tecnica, con gli schemi, con la qualità, sono arrivati con il cuore e la coesione. Questo il leitmotiv della stagione dello Spezia, squadra partita senza la pretesa di disputare i playoff e che invece si trova a lottare per la Serie A. A Pisa lo sappiamo bene, Luca D’Angelo è maestro nel raddrizzare la rotta di una nave prossima al naufragio. Così, dopo la salvezza della scorsa stagione, la corsa promozione di questa. "La distanza con il Pisa si può ancora colmare" ha dichiarato l’allenatore dopo il pareggio contro il Sudtirol, che ha sancito la quarta gara senza successi per la formazione ligure: "È un periodo che gira così".
Lo Spezia lo ha dimostrato: al "Picco" non è finita fino al triplice fischio, sono più volte, infatti, che una rete è arrivata nei minuti di recupero, ben due contro il Palermo. Un ambiente coeso, con una squadra pronta a dare tutto agonisticamente per raggiungere il risultato (sono la formazione che ha accumulato più ammonizioni in campionato). Una nota negativa? Al momento gli arrivi di gennaio, su tutti Chichizola e Lapadula, non sembrano essere entrati al meglio all’interno dei meccanismi di D’Angelo, e i dati, soprattutto in termine di gol incassati e gol realizzati, lo dimostrano e questo sta facendo – in qualche misura – la differenza.
L’aria che tira in casa Spezia è che quella con il Pisa possa rappresentare un po’ un’ultima spiaggia: un eventuale risultato di pareggio non sarebbe sufficiente per conferire un finale di stagione troppo positivo verso la lotta al secondo posto. Sportivamente parlando per gli avversari non sarà una partita da vita o morte, ma quasi. Per riprendere il Pisa devono necessariametne vincere.
Lorenzo Vero
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